Il governo di Sébastien Lecornu, recentemente annunciato, non presenta cambiamenti significativi per quanto riguarda i ruoli chiave. Il ministro dell’Economia, Roland Lescure, e il ministro degli Esteri, Jean-Noël Barrot, continueranno a ricoprire le loro cariche. Questo è stato confermato al termine di un colloquio di quasi tre ore tra il premier Lecornu e il presidente Emmanuel Macron, avvenuto il 10 gennaio 2025.
Nuove nomine nel governo
Una delle principali novità riguarda la nomina di Laurent Nuñez, attuale prefetto di Parigi, che assumerà il ruolo di ministro degli Interni, succedendo a Bruno Retailleau. Quest’ultimo, leader del partito Républicains, ha deciso di non aderire al nuovo governo, segnando una scelta strategica per il partito. La situazione politica si fa sempre più complessa, con i Républicains che si distaccano dalla coalizione di governo.
Cambiamenti nei ministeri
L’ex ministra del Lavoro, Catherine Vautrin, è stata designata alla Difesa, un passaggio che potrebbe portare nuove prospettive in un ministero cruciale per la sicurezza nazionale. Gérald Darmanin manterrà il suo incarico alla Giustizia, mentre Rachida Dati continuerà a guidare il ministero della Cultura. Queste conferme indicano una certa stabilità all’interno del governo, nonostante le recenti tensioni politiche.
Il ministero del Lavoro, invece, vedrà un volto nuovo con l’arrivo di Jean-Pierre Farandou, ex presidente delle Ferrovie. La sua esperienza nel settore pubblico potrebbe portare innovazioni significative in un’area fondamentale per il mercato del lavoro francese. Con queste nomine, il governo Lecornu si prepara ad affrontare le sfide economiche e sociali che attendono la Francia nel 2025.