Il recente annuncio riguardante l’avvio del processo di pace in Terra Santa ha suscitato un rinnovato senso di speranza tra le comunità coinvolte. Il Papa, durante l’Angelus tenutosi il 12 gennaio 2025, ha esortato le parti a proseguire con detterminazione verso una pace che rispetti le legittime aspirazioni sia del popolo israeliano che di quello palestinese. “Due anni di conflitto hanno provocato morte e distruzione, lasciando un segno profondo nel cuore di chi ha subito perdite incolmabili”, ha dichiarato il Pontefice.
Vicini al dolore delle vittime
Il Santo Padre ha voluto esprimere la sua solidarietà a chi ha vissuto questa tragedia. “Con tutta la Chiesa, sono vicino al vostro immenso dolore. Oggi, soprattutto a voi, è rivolta la carezza del Signore, la certezza che anche nel buio più nero egli resta sempre con noi”, ha aggiunto. Le sue parole, “Dilexit te”, che significano “ti ho amato”, sono state un richiamo alla forza dell’amore divino in tempi di crisi.
Un appello alla riconciliazione
Il Papa ha lanciato un forte appello a Dio, l’unica fonte di pace per l’umanità, affinché possa curare le ferite e concedere la grazia necessaria per realizzare ciò che sembra impossibile. Ha sottolineato l’importanza di riconoscere l’altro non come un nemico, ma come un fratello, promuovendo il perdono e la speranza di una riconciliazione duratura.
Il giro in papamobile
Al termine dell’Angelus, il Papa ha continuato il suo incontro con i fedeli rimanendo in Piazza San Pietro, dove ha effettuato un giro in papamobile. Ha salutato calorosamente i tanti partecipanti alla messa per il Giubileo della spiritualità mariana, dimostrando una vicinanza tangibile alla comunità cattolica e a tutti coloro che si sono riuniti per celebrare questo importante evento. La sua presenza ha rappresentato un simbolo di unità e speranza in un periodo di grande difficoltà.