Hamas annuncia il rilascio degli ostaggi per lunedì, aiuti in arrivo a Gaza

Marianna Perrone

Ottobre 12, 2025

A Gaza, la tregua è stata ufficialmente dichiarata il 12 ottobre 2025, dopo un lungo periodo di **conflitto** durato **737 giorni**. In questo contesto, il gruppo militante **Hamas** ha annunciato che il **rilascio** di **48 ostaggi israeliani** avrà inizio lunedì mattina. Gli **Stati Uniti**, nel tentativo di **mediare** per la **pace**, hanno invitato l’**Iran** a partecipare ai **negoziati** che si svolgeranno a **Sharm El-Sheikh**. Tuttavia, **Hamas** ha respinto con fermezza la proposta di un’uscita dei suoi leader dalla **Striscia di Gaza**, come previsto nel piano di **pace** presentato dall’ex presidente **Donald Trump**. Inoltre, il gruppo ha dichiarato di non voler accettare un **disarmo totale** e punta a integrare i suoi **miliziani** in una **forza militare palestinese**.

Il ritorno dei palestinesi a Gaza

Dopo l’inizio della **tregua**, circa **500.000 sfollati** sono già tornati a **Gaza City**. La situazione è complessa: mentre i **palestinesi** cercano di riprendere una vita normale, i **fondamentalisti** continuano a opporsi a qualsiasi forma di “tutela straniera” sulla regione nel periodo **post-conflitto**. L’agenzia israeliana **Cogat**, che si occupa della gestione degli **aiuti umanitari**, ha confermato che alcuni camion carichi di **aiuti** sono entrati a **Gaza**, fornendo un supporto vitale a una **popolazione** che ha sofferto enormemente durante il **conflitto**.

La ripresa della vita quotidiana per i **palestinesi** è un processo lento e difficile. Le **infrastrutture** sono state gravemente danneggiate e la necessità di **assistenza umanitaria** è ancora molto alta. Le **famiglie** tornano a casa, ma molte di esse trovano le loro **abitazioni** distrutte o in condizioni precarie. Gli sforzi per riparare i danni e **ricostruire** la città richiederanno tempo e **risorse** significative.

Le reazioni internazionali e le prospettive di pace

La **comunità internazionale** osserva con attenzione gli sviluppi a **Gaza**, con particolare interesse per le iniziative di **pace** promosse dagli **Stati Uniti**. L’invito rivolto all’**Iran** per partecipare ai **negoziati** rappresenta un passo significativo, sebbene la risposta di **Hamas** e di altri gruppi **militanti** rimanga incerta. Gli **esperti** avvertono che senza un impegno serio da parte di tutte le **parti** coinvolte, il rischio di un nuovo **conflitto** rimane elevato.

La situazione è ulteriormente complicata dalla posizione di **Hamas**, che ha dichiarato di non voler accettare un **disarmo completo** e di rifiutare qualsiasi forma di **tutela straniera**. Questo atteggiamento potrebbe ostacolare i tentativi di stabilire un **accordo** duraturo. Gli **osservatori internazionali** temono che la mancanza di **dialogo** e di **compromessi** possa portare a ulteriori escalation di **violenza**.

In conclusione, mentre **Gaza** cerca di riprendersi da anni di **conflitto**, le sfide rimangono enormi. La speranza di una **pace** duratura dipenderà dalla volontà di tutte le **parti** di impegnarsi in un **dialogo** costruttivo e di lavorare insieme per un futuro migliore.

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