Grazia: un film che racconta la storia di riscatto di Deledda

Marianna Perrone

Ottobre 12, 2025

Dall’entroterra sardo alla conquista del Nobel per la letteratura nel 1926, la vita di Grazia Deledda rappresenta un viaggio straordinario. L’unica scrittrice italiana a ricevere il prestigioso riconoscimento, Deledda continua a ispirare generazioni. Il film “Grazia“, diretto da Paola Columba, si propone di raccontare la sua storia non come un biopic tradizionale, ma come un percorso di formazione di una giovane donna in cerca di riscatto dalla cultura patriarcale di fine Ottocento.

Il film e la sua realizzazione

Paola Columba, già nota per il documentario “Femminismo!“, ha voluto narrare gli anni giovanili di Grazia Deledda, ambientando il film nei luoghi che hanno segnato la vita della scrittrice. La produzione ha scelto di girare interamente nell’entroterra della Sardegna, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, creando un’atmosfera autentica e suggestiva. Il film è stato realizzato con grande attenzione ai dettagli, utilizzando decine di costumi di fine Ottocento ispirati agli originali conservati nel Museo delle Civiltà di Roma e oltre duemila oggetti della tradizione contadina. Per le riprese, è stato persino utilizzato un treno d’epoca, che ha attraversato la Sardegna, contribuendo a ricreare il contesto storico in modo fedele.

La protagonista, interpretata da Barbara Pitzianti, è stata scelta per la sua straordinaria somiglianza con Grazia Deledda. La giovane attrice, un talento italiano formatosi all’estero, è stata scoperta mentre recitava a Londra. Accanto a lei, Donatella Finocchiaro, nota per le sue collaborazioni con registi di fama come Roberto Andò e Giuseppe Tornatore, interpreta il ruolo della madre di Grazia, recitando in sardo antico dopo un mese di preparazione. Galatea Ranzi, che ha lavorato con il celebre regista Luca Ronconi e ha recitato nel film “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino, veste i panni di Maria Manca, una figura protofemminista che ha accolto Deledda nel suo salotto letterario a Cagliari.

Un nuovo sguardo sulla scrittrice

L’uscita del film ha riacceso l’interesse per Grazia Deledda, soprattutto con la recente pubblicazione di una nuova edizione di “Fior di Sardegna“, il suo primo romanzo, edito da Catartica Edizioni. Ambientato a Nuoro nel 1891, il romanzo d’esordio di Deledda offre una narrazione intensa e sentimentale, con uno stile già fortemente personale. La storia rappresenta un vivido spaccato “verista” della Sardegna di fine Ottocento, culminando in un finale inaspettato che mette in evidenza la forza narrativa dell’autrice.

Il film “Grazia” è previsto in uscita in diverse città italiane, partendo da Cagliari, Nuoro e Oristano, per poi approdare a Roma, Milano, Bologna, Firenze, Catania, Palermo e Messina. Questo progetto rappresenta non solo un tributo alla figura di Grazia Deledda, ma anche un’opportunità per riflettere sulla condizione delle donne nel passato e sul loro cammino verso l’emancipazione. La regista Paola Columba, con il suo lavoro, intende trasmettere un messaggio di tenacia e coraggio, invitando le nuove generazioni a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità e a lottare per i propri sogni.

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