Venezuela: strategia di difesa contro gli Stati Uniti in tre nuovi paesi

Egidio Luigi

Ottobre 11, 2025

Il Venezuela ha avviato oggi, 15 gennaio 2025, un ambizioso piano di difesa noto come “Independencia 200“. Questa iniziativa coinvolge un’ampia mobilitazione di civili armati, polizia e personale militare, concentrandosi in particolare negli stati orientali di Anzoátegui, Monagas e Bolívar. Queste regioni si uniscono ad altre cinque già attivate nei giorni scorsi, in risposta al recente dispiegamento navale degli Stati Uniti nel Mar dei Caraibi, vicino alle coste del Paese sudamericano.

Dettagli del piano di difesa

L’evento di lancio del piano è stato presieduto dal ministro degli Interni, Diosdado Cabello, che ha avuto luogo a Monagas. Durante la sua dichiarazione, Cabello ha sottolineato che l’obiettivo principale è quello di preparare adeguatamente la popolazione, le forze di polizia e le forze armate a fronteggiare le varie minacce percepite per la sicurezza nazionale. Ha evidenziato l’importanza di “esaminare rigorosamente i punti di forza e di debolezza” del Paese, per garantire una risposta adeguata alle sfide attuali.

Il piano “Independencia 200” si propone di creare una rete di sicurezza integrata, dove la collaborazione tra civili e forze armate diventa cruciale. Cabello ha affermato che l’attivazione delle cosiddette Zone Operative di Difesa Integrale avverrà “giorno per giorno e stato per stato”, garantendo così un monitoraggio continuo e una risposta tempestiva a qualsiasi situazione di emergenza.

Annuncio del presidente Maduro

Il presidente Nicolás Maduro ha confermato l’attivazione del piano attraverso un post su Telegram. Maduro ha ribadito l’importanza di una difesa nazionale robusta e ha esortato i cittadini a partecipare attivamente alla sicurezza del Paese. La mobilitazione di civili armati è vista come un passo necessario per rafforzare la sovranità nazionale in un contesto geopolitico complesso.

Dal mercoledì scorso, il piano è già in fase di attuazione nelle regioni costiere di Carabobo, La Guaira, Aragua, Falcón e Zulia, dove le forze di difesa hanno iniziato a operare in sinergia con la popolazione locale. Questo approccio integrato mira a creare un senso di responsabilità condivisa tra cittadini e istituzioni, per fronteggiare le minacce esterne e garantire la sicurezza interna.

Il governo venezuelano, attraverso questa iniziativa, intende non solo rispondere alle pressioni esterne, ma anche rafforzare il tessuto sociale e la coesione tra le diverse componenti della società. La situazione attuale nel Mar dei Caraibi e il crescente coinvolgimento degli Stati Uniti sono stati catalizzatori per questa mobilitazione, che segna un momento significativo nella strategia di difesa del Venezuela.

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