Kiev: un’altra raffineria russa attaccata a 1.400 km di distanza

Egidio Luigi

Ottobre 11, 2025

Gli eventi recenti hanno visto gli ucraini colpire nuovamente il territorio russo, in un’azione che ha portato all’attacco e all’incendio di una raffineria di petrolio della Bashneft-Unpz a Ufa, capoluogo della repubblica della Baschiria. Questo raid ha avuto luogo a 1.400 chilometri dal fronte ucraino e rappresenta un ulteriore passo nella strategia di Kiev di colpire le infrastrutture vitali per la produzione di idrocarburi della Russia. Secondo quanto riportato da Ukrinform, una fonte interna al gruppo per le operazioni speciali del servizio di sicurezza Ssu ha confermato l’uso di droni per portare a termine l’operazione.

Il contesto della strategia ucraina

L’attacco a Ufa, avvenuto nel mese di marzo 2025, segna il terzo intervento dell’Ssu in territorio bashkiro nell’arco di un mese. Queste azioni dimostrano l’intenzione dell’Ucraina di non limitarsi a difendere il proprio territorio, ma di estendere le operazioni offensive anche nel cuore della Russia. Le informazioni fornite dalla fonte di Ukrinform evidenziano l’efficacia delle operazioni, sottolineando che le retrovie russe non possono considerarsi al sicuro. La capacità dell’Ssu di raggiungere obiettivi strategici in territorio nemico rappresenta un messaggio chiaro riguardo alla determinazione di Kiev nel proseguire la sua offensiva.

Le conseguenze per la Russia

L’operazione ucraina ha colpito un settore cruciale per l’economia russa, quella della produzione di idrocarburi, già segnalata come ridotta del 20% secondo le stime di Kiev. Questo scenario potrebbe avere ripercussioni significative non solo sul piano economico, ma anche sul morale delle forze armate russe e sulla popolazione. La capacità di attaccare in profondità nel territorio russo potrebbe influenzare le strategie di difesa di Mosca e portare a un ripensamento delle priorità militari.

Le operazioni dell’Ssu, come quelle avvenute a Ufa, potrebbero anche innescare un aumento delle tensioni tra le autorità russe e le comunità locali, che potrebbero sentirsi sempre più vulnerabili a causa della guerra. La risposta russa a queste incursioni sarà cruciale per determinare l’evoluzione del conflitto e le sue implicazioni a lungo termine.

Il panorama delle operazioni militari in corso mostra una guerra che si estende oltre i confini tradizionali, con Kiev che continua a dimostrare la propria capacità di colpire obiettivi strategici in territorio nemico. La situazione rimane quindi in continua evoluzione, con attese per ulteriori sviluppi nei prossimi giorni e settimane.

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