Il 10 ottobre 2025, a Lima, la presidente destituita del Perù, Dina Boluarte, ha dichiarato di non avere intenzione di cercare asilo in un altro Paese. Questa affermazione è arrivata dopo che i pubblici ministeri avevano richiesto ai tribunali di impedire il suo espatrio. Boluarte, 63 anni, è stata vista all’esterno della sua abitazione nella capitale peruviana, dove ha smentito le voci diffuse dai media riguardo a un presunto tentativo di fuga. “I media hanno riportato che stavo cercando di ottenere asilo. Niente di tutto questo è vero”, ha affermato ai giornalisti.
Le recenti vicende politiche in Perù
La situazione politica in Perù ha subito un’accelerazione drammatica con la destituzione di Boluarte, una leader che ha affrontato una crescente opposizione e un forte malcontento popolare. I legislatori, in una mossa che riflette il deterioramento della sua popolarità, hanno votato per rimuoverla dall’incarico. Boluarte è attualmente sotto indagine per accuse di riciclaggio di denaro, un’accusa che ha contribuito a mettere in discussione la sua legittimità come presidente. La sua amministrazione ha dovuto affrontare proteste diffuse e manifestazioni contro le sue politiche, portando a una crisi di fiducia tra il governo e i cittadini.
Il contesto di instabilità politica in Perù è complesso e radicato in anni di tensioni sociali ed economiche. La destituzione di Boluarte segna un altro capitolo in una storia recente caratterizzata da cambiamenti rapidi e drammatici al vertice del governo. Le conseguenze di questa crisi potrebbero influenzare le future elezioni e la stabilità del Paese, mentre i cittadini si interrogano su chi potrà guidarli verso un futuro più promettente.
Le reazioni del governo e della popolazione
Dopo la notizia della destituzione, le reazioni non si sono fatte attendere. I sostenitori di Boluarte hanno espresso il loro disappunto, mentre i suoi oppositori hanno accolto con favore la decisione dei legislatori. Le manifestazioni di piazza sono aumentate, con i cittadini che chiedono un cambiamento radicale nella governance e una maggiore trasparenza nelle istituzioni pubbliche. La richiesta di giustizia e di responsabilità da parte dei leader politici è diventata sempre più forte, riflettendo l’ansia e la frustrazione di una popolazione che si sente trascurata dai propri rappresentanti.
Il governo attuale si trova ora a dover affrontare non solo le conseguenze della destituzione di Boluarte, ma anche le pressioni crescenti per riforme significative. La sfida più grande sarà quella di ristabilire la fiducia tra i cittadini e le istituzioni, un compito arduo in un clima di sfiducia e divisione. La situazione rimane tesa, con il futuro politico del Perù che appare incerto e pieno di interrogativi.
La dichiarazione di Boluarte di non cercare asilo all’estero potrebbe essere vista come un tentativo di mantenere una certa credibilità, ma la sua posizione è fragile. La risposta della giustizia e delle istituzioni politiche sarà cruciale nei prossimi giorni, mentre il Paese osserva attentamente gli sviluppi di questa crisi politica.