Seicentomila euro per abbattere fauna selvatica: polemiche e preoccupazioni

Egidio Luigi

Ottobre 9, 2025

La Regione Lazio ha deciso di stanziare 600.000 euro per finanziare interventi di contenimento sugli animali domestici rinselvatichiti, come cavalli, capre, maiali e mucche, con la possibilità che anche i cani vaganti possano essere coinvolti. Questa iniziativa, che prevede l’abbattimento di tali animali, ha suscitato forti polemiche. Le deputate del Partito Democratico, Eleonora Evi e Patrizia Prestipino, hanno espresso la loro contrarietà, sottolineando che l’azione della Regione non solo è moralmente discutibile, ma contrasta anche con la legge nazionale 157 del 1992 e con l’articolo 9 della Costituzione italiana.

Le reazioni delle deputate del Pd

In una nota congiunta, Evi e Prestipino hanno annunciato l’intenzione di presentare un’interrogazione al governo per richiedere chiarimenti su questa decisione. Le deputate hanno evidenziato come la Regione Lazio non stia attuando misure adeguate per il recupero della fauna selvatica ferita, e ora propone un bando che potrebbe portare alla morte di animali che vivono serenamente nei loro habitat naturali. “Non basta il ddl caccia del governo”, hanno affermato, “ora addirittura si mettono in atto misure per uccidere animali d’affezione rinselvatichiti”.

Il ruolo di Patrizia Prestipino

Patrizia Prestipino, oltre a essere deputata del Pd, ricopre anche il ruolo di Garante degli animali di Roma Capitale. Ha ribadito che, su sollecitazione continua di associazioni di categoria e cittadini, si sta lavorando per attivare un servizio di recupero della fauna selvatica a Roma. Tuttavia, ha denunciato come la Regione stia seguendo una direzione opposta, premiando chi uccide gli animali piuttosto che incentivare la loro protezione. “Tutto questo è vergognoso e merita un immediato chiarimento”, ha concluso Prestipino, evidenziando la necessità di un cambio di rotta nelle politiche regionali riguardanti la fauna selvatica e gli animali domestici rinselvatichiti.

La questione sollevata dalle deputate del Pd ha messo in luce un tema delicato che riguarda non solo la gestione degli animali in Lazio, ma anche il rispetto delle normative nazionali e dei diritti degli animali, ponendo interrogativi sulle scelte politiche attuate dalla Regione.

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