Papa Leone pubblica la sua prima esortazione apostolica: “Dilexi te, ti ho amato”

Egidio Luigi

Ottobre 9, 2025

Il 9 ottobre 2025, il Papa ha rivelato il suo primo documento magisteriale, un’importante esortazione apostolica intitolata “Dilexi te, ti ho amato”. Questo testo segna un passaggio significativo nella sua missione, raccogliendo il testimone del predecessore, Papa Francesco, il quale stava preparando un documento simile prima della sua scomparsa. L’esortazione si concentra su temi cruciali come l’amore per i poveri, la difesa dei migranti e la protezione delle donne vittime di violenza.

Il messaggio del Papa

Il documento, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana, esprime l’urgenza di affrontare questioni sociali e di giustizia. Papa Leone, nella sua introduzione, sottolinea l’importanza di prendersi cura dei più vulnerabili. Durante i suoi giorni di riposo a Castel Gandolfo, ha esaminato e rielaborato il materiale preparato da Bergoglio, integrando le sue visioni con la sua personale interpretazione delle sfide contemporanee. Il Papa esprime chiaramente che la cura per i malati, il diritto all’istruzione e l’accompagnamento dei migranti devono essere al centro dell’azione della Chiesa.

Critica alla povertà strutturale

Nell’esortazione, Papa Leone non risparmia critiche verso le strutture che perpetuano la povertà. Egli denuncia l’ineguaglianza e la “dittatura dell’economia” che, secondo lui, porta alla morte di milioni di persone che vivono in condizioni disumane. La sua posizione è chiara: non basta un impegno superficiale, è necessaria una vera trasformazione della mentalità collettiva. Il Papa rifiuta l’idea che la libertà del mercato possa risolvere il problema della povertà, sottolineando invece la necessità di un cambiamento radicale nelle politiche economiche e sociali.

Un appello alla comunità cristiana

Papa Leone si rivolge direttamente ai cristiani, invitandoli a non rinunciare all’elemosina, un gesto che spesso viene sottovalutato. Egli sottolinea che è fondamentale lasciarsi evangelizzare dai poveri e diventare una voce che denuncia le ingiustizie. La sua esortazione è un invito a vedere oltre le difficoltà e a costruire ponti piuttosto che muri. In un contesto globale in cui i migranti sono frequentemente stigmatizzati, il Papa esorta a considerare ogni migrante come un figlio, sottolineando che rifiutare un migrante equivale a rifiutare Cristo stesso.

La condizione delle donne

Un tema centrale dell’esortazione è la condizione delle donne, specialmente quelle vittime di maltrattamenti e violenza. Papa Leone evidenzia come queste donne siano “doppiamente povere”, poiché spesso si trovano in situazioni di vulnerabilità che limitano le loro possibilità di difendere i propri diritti. L’appello del Papa è chiaro: è necessario un impegno collettivo per garantire che tutte le donne possano vivere in sicurezza e dignità. La sua esortazione conclude con un invito a ciascuno a farsi carico di queste problematiche, affinché la voce dei più deboli possa risuonare forte e chiara nella società.

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