Nel contesto di una crescente tensione politica in Argentina, il 14 gennaio 2025, l’opposizione ha colpito nuovamente il presidente Javier Milei. La Camera dei Deputati ha approvato una riforma significativa riguardante i Decreti di Necessità e Urgenza (Dnu) e altre disposizioni dell’esecutivo. Il voto ha visto 140 favorevoli, 80 contrari e 17 astenuti, segnando un passo importante per l’opposizione.
Nuove regole per i decreti
Con l’approvazione di questa misura, il governo di Milei si troverà nella necessità di ottenere il sostegno di entrambe le aule parlamentari entro un termine di 90 giorni per garantire la validità dei propri decreti. Questa riforma aumenta il potere del Congresso, stabilendo che il rifiuto di un decreto da parte di una sola aula sarà sufficiente per annullarlo, a differenza della normativa attuale che richiede il consenso negativo di Camera e Senato.
Reazione dell’opposizione
La sigla politica di Milei, Libertad Avanza, ha reagito con fermezza, definendo “destabilizzante” l’iniziativa dell’opposizione. Si prevede che il presidente Milei eserciti il diritto di veto contro questa proposta, sottolineando le tensioni crescenti tra il governo e le forze politiche avversarie.
Un momento cruciale per il governo
La situazione attuale rappresenta un momento cruciale per il governo argentino, che si trova a fronteggiare non solo le sfide legislative, ma anche la necessità di mantenere la stabilità politica in un clima di incertezze e contestazioni. Le prossime settimane saranno decisive per capire come il presidente e la sua amministrazione risponderanno a questa nuova sfida proveniente dall’opposizione.