L’elenco degli ostaggi nelle mani di Hamas è stato ricostruito attraverso un’accurata analisi di dati forniti dall’esercito israeliano, testimonianze di ex prigionieri e video diffusi dall’organizzazione militante. Questo lavoro ha portato alla luce i nomi di numerosi individui che attualmente si trovano in una situazione di grande precarietà.
Ostaggi identificati
Tra i nomi emersi, figura Matan Angrest, un soldato di 22 anni, insieme ai gemelli Gali e Ziv Berman, entrambi di 28 anni, rapiti dal kibbutz di Kfar Aza. Altri ostaggi includono Elkana Bohbot (36 anni), Rom Braslavski (21 anni), entrambi rapiti al Nova Festival, e Nimrod Cohen, un soldato di 20 anni.
La lista prosegue con Ariel e David Cunio, rispettivamente di 28 e 35 anni, rapiti a Nir-Oz, e Evyatar David (24 anni), Guy Gilboa-Dalal (24 anni), Maxim Herkin (37 anni), Eitan Horn (38 anni), Segev Kalfon (27 anni), Bar Abraham Kupershtein (23 anni) e Omri Miran (48 anni), tutti rapiti in diverse circostanze, principalmente durante eventi festivi o nei kibbutz.
Altri nomi significativi includono Eitan Abraham Mor (25 anni), Yosef-Chaim Ohana (25 anni), Alon Ohel (24 anni), Avinatan Or (32 anni) e Matan Zangauker, rapito al kibbutz Noir Oz. La ricostruzione di questi eventi è fondamentale per comprendere la gravità della situazione attuale.
Le speranze per i dispersi
Dall’altro lato, ci sono 28 persone per le quali le forze armate israeliane hanno confermato la morte nel corso degli ultimi due anni, nonostante i corpi non siano stati recuperati. Tra queste, c’è una sottile possibilità che alcuni di loro possano essere ancora in vita, alimentando la speranza delle famiglie e della comunità.
I nomi di questi individui includono Itay Chen, Inbar Hayman, Arie Zalmanowicz, Lior Rudaeff, Eliyahu Margalit, Meny Godard, Amiram Cooper, Tamir Adar, Muhammad Al-Atarash, Sahar Baruch, Uriel Baruch, Ronen Engel, Hadar Goldin, Ran Gvili, Tal Haimi, Guy Illouz, Eitan Levi, Joshua Loitu Mollel, Omer Neutra, Dror Oz, Daniel Oz, Daniel Peretz, Yossi Sharabi, Asaf Hamami, Tamir Nimrodi, Sonthaya Oakkharasri, Sudthisak Rinthalak e Bipin Joshi.
L’incertezza riguardo al destino di queste persone continua a pesare sulle famiglie, mentre la comunità internazionale osserva con apprensione gli sviluppi della situazione. La questione degli ostaggi rappresenta un tema centrale nel conflitto israelo-palestinese e continua a sollevare interrogativi sulla sicurezza e sui diritti umani nella regione.