Droni a lungo raggio in Cile per contrastare l’immigrazione irregolare

Egidio Luigi

Ottobre 9, 2025

Il Cile si prepara a implementare un sistema di sorveglianza avanzato, dotandosi di droni con una portata di 40 chilometri e telecamere fisse ad alta risoluzione, per affrontare il problema dell’immigrazione clandestina. Questa iniziativa fa parte del piano noto come Sistema Integrato di Frontiera (Sifron), sotto la direzione del presidente Gabriel Boric.

Proposta di riforma costituzionale

Durante una manifestazione tenutasi il 15 gennaio 2025 nella città di Colchane, situata al confine settentrionale del Paese, il presidente ha rivelato l’intenzione di presentare un disegno di legge volto a riformare la Costituzione. Tale riforma permetterebbe alle Forze Armate di eseguire controlli di identità e arresti in flagranza, senza necessità di consultare il Congresso per dichiarare lo stato di emergenza.

Controllo sugli ingressi e dichiarazioni del presidente

Boric ha sottolineato l’importanza di mantenere il controllo sugli ingressi nel Paese, affermando: “Non consentiremo né incoraggeremo ingressi irregolari, né faremo inviti irresponsabili che si traducano in ondate migratorie che in ultima analisi hanno un impatto sulle comunità del nostro Paese.” Queste dichiarazioni sono state rilasciate durante una conferenza stampa nel deserto, evidenziando l’urgenza della situazione.

Aumento della criminalità e risultati del governo

Negli ultimi anni, il Cile ha registrato un incremento della criminalità violenta, con un aumento di esecuzioni su commissione e sequestri a scopo di estorsione. Tuttavia, il governo ha ottenuto risultati significativi nel contenere l’aumento degli omicidi negli ultimi due anni, cercando di affrontare le sfide legate alla sicurezza pubblica e all’immigrazione.

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