Accordo per Gaza: si avvicina la tregua e il rilascio degli ostaggi

Marianna Perrone

Ottobre 9, 2025

Israele e Hamas hanno ufficialmente siglato un accordo per la “prima fase” del piano volto a fermare i combattimenti e garantire il rilascio di almeno 20 ostaggi ancora in vita. Questo storico passo potrebbe avvenire nel weekend, coincidente con l’arrivo in Medio Oriente dell’ex presidente americano Donald Trump, che ha comunicato la notizia attraverso il suo social media Truth.

Annuncio di Trump

Il presidente Trump ha espresso il suo orgoglio per l’intesa raggiunta, affermando: “Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi firmato la prima fase del nostro piano di pace. Ciò significa che tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e Israele ritirerà le sue truppe secondo una linea concordata, come primo passo verso una pace forte e duratura”. Le dichiarazioni di Trump sono arrivate dopo una giornata in cui i segnali di un accordo imminente si erano intensificati.

Il segretario di Stato Marco Rubio ha consegnato un messaggio a Trump durante una tavola rotonda, chiedendo il suo benestare per il post che avrebbe annunciato per primo la pace a Gaza. Trump ha sottolineato l’importanza di questo accordo, definendolo un grande giorno per il mondo arabo, musulmano e per gli Stati Uniti. Ha ringraziato i mediatori provenienti da Qatar, Egitto e Turchia per il loro contributo a questo evento storico.

Reazioni in Israele e Gaza

Benyamin Netanyahu, primo ministro israeliano, ha commentato l’accordo con entusiasmo, convocando immediatamente il parlamento per approvare il piano. La notizia ha suscitato gioia tra le famiglie degli ostaggi, che hanno inviato un video messaggio a Trump. Hamas ha dichiarato che l’accordo segna la fine della guerra a Gaza, il ritiro delle forze israeliane, l’ingresso di aiuti umanitari e uno scambio di prigionieri. Il gruppo ha anche espresso gratitudine per il supporto dei mediatori e ha chiesto a Trump di esercitare pressione su Israele affinché rispetti i termini dell’accordo.

Dettagli sul ritiro delle forze israeliane rimangono vaghi. Un alto funzionario della Casa Bianca ha riferito alla CNN che, una volta approvato, Israele dovrà ritirarsi in meno di 24 ore. Successivamente, scatterà un termine di 72 ore per il rilascio degli ostaggi. La valutazione è che il rilascio potrebbe iniziare già lunedì, anche se alcune fonti non escludono che possa avvenire prima.

Contesto storico

Questo accordo arriva a due anni di distanza dall’inizio della campagna militare israeliana a Gaza, lanciata in risposta all’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, che ha provocato circa 1.200 morti e il rapimento di 251 persone. Dall’inizio delle operazioni militari israeliane, il ministero della Salute palestinese ha registrato oltre 67.183 vittime, tra cui 20.179 bambini.

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha dichiarato che l’Italia è pronta a sostenere la pace e a contribuire alla ricostruzione di Gaza, offrendo anche la possibilità di inviare militari per una forza internazionale di pace. In un post sul suo account X, ha sottolineato l’impegno dell’Italia nel garantire il cessate il fuoco e nel fornire aiuti umanitari.

Impegno degli Stati Uniti

Donald Trump ha annunciato che gli Stati Uniti parteciperanno alla ricostruzione di Gaza e garantiranno la sicurezza della regione. In un’intervista a Fox News, ha dichiarato di essere “molto fiducioso che ci sarà pace in Medio Oriente” e ha previsto il ritorno degli ostaggi lunedì, compresi i corpi di coloro che hanno perso la vita. Attualmente, 47 delle 251 persone rapite durante l’attacco di Hamas sono ancora ostaggi, con 25 di esse già dichiarate morte.

Trump ha anche accettato l’invito di Netanyahu a tenere un discorso alla Knesset, evidenziando l’importanza della sua conversazione con il primo ministro israeliano. Secondo quanto riportato dalla CNN, Israele si sta preparando per una possibile visita di Trump all’inizio della prossima settimana.

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