Dai medici ai monaci buddisti: i 9 italiani partecipanti alla Flotilla bis

Marianna Perrone

Ottobre 8, 2025

Non solo professionisti della salute e dell’informazione, ma anche figure provenienti da ambiti diversi hanno preso parte alla missione della ‘Flottiglia bis’, bloccata all’alba del 24 gennaio 2025 dalle autorità israeliane. Tra i passeggeri figurano nomi noti come Riccardo Corradini, un medico già celebre per il suo ruolo nel documentario “Erasmus a Gaza”. Al suo fianco, Stefano Argenio, un infermiere di 42 anni, che ricopre il ruolo di coordinatore della Terapia Intensiva in un ospedale di Roma.

Partecipanti alla missione

Un altro partecipante è Francesco Prinetti, un medico di soli 28 anni che esercita a Torino e si distingue come attivista di Ultima Generazione. La delegazione comprende anche Elisabeth Di Luca, un’attivista pro-Palestina originaria della Sicilia, che lavora come educatrice e ricercatrice. Claudio Torrero, ex docente di filosofia e autore di saggi, ha intrapreso un percorso di vita come monaco buddhista. Infine, Vincenzo Fullone, un filosofo calabrese di 53 anni, ha fondato la prima agenzia di comunicazione nella Striscia di Gaza ed è diventato chef per passione.

Imbarcazioni e obiettivi

Sulle imbarcazioni più piccole della missione ‘Thousand Madleens to Gaza’, si trovano Beatrice Lio, una marittima veneta, Lorenzo Bresciani, un neurologo dell’ospedale di Padova, e Lorenzo Mollicone, attivista e giornalista del magazine ‘Scomodo’. Questi sei italiani viaggiavano sulla nave principale, la ‘Conscience’, con l’intento di portare aiuto e solidarietà a una regione in difficoltà.

Dibattito e importanza delle azioni umanitarie

La missione ha suscitato un ampio dibattito, evidenziando l’importanza di azioni umanitarie in contesti di crisi e il ruolo che diverse professionalità possono svolgere in tale ambito.

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