Un uomo di 43 anni, attualmente agli arresti domiciliari, ha tentato di commettere una truffa a Roma approfittando di un permesso. L’episodio risale al 7 ottobre 2025, quando il soggetto ha simulato un incidente stradale, accusando falsamente un anziano di aver danneggiato il suo veicolo. Dopo aver ingannato la vittima, l’uomo ha convinto il malcapitato a prelevare 300 euro per risolvere la questione in modo bonario.
Il colpo e l’arresto
Dopo aver ricevuto il denaro, l’uomo ha agito in modo violento: utilizzando un taglierino, ha strappato due bracciali d’oro dal polso dell’anziano, fuggendo poi a bordo di un’auto con una complice. Gli agenti della polizia, intervenuti tempestivamente, hanno avviato un’indagine che ha portato all’arresto del 43enne e della donna coinvolta. Entrambi sono stati accusati di truffa e rapina aggravata in concorso.
Le autorità hanno sottolineato come l’uomo, già noto per precedenti reati predatori, avesse sfruttato il permesso concesso per motivi di salute per mettere in atto questo crimine. La polizia ha confermato che il soggetto era già in regime di detenzione domiciliare, ma ha approfittato della situazione per compiere il reato.
Le conseguenze legali
Il 43enne e la sua complice si trovano ora in carcere, in attesa di un processo che stabilirà la loro responsabilità penale. Le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli per evitare che simili episodi si ripetano, soprattutto nei confronti di persone vulnerabili come gli anziani.
L’episodio ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza nelle strade di Roma e alla necessità di proteggere i cittadini da truffe e aggressioni. La polizia ha invitato chiunque dovesse trovarsi in situazioni simili a contattare immediatamente le autorità competenti per evitare di cadere nella rete di truffatori.
Il caso ha riacceso il dibattito sull’efficacia delle misure di sicurezza e sull’importanza di una vigilanza costante per garantire la protezione dei cittadini. Le indagini proseguono per raccogliere ulteriori prove e identificare eventuali complici o altre persone coinvolte in attività illecite.