Ue: impegno con l’Italia per affrontare i dazi Usa sulla pasta

Egidio Luigi

Ottobre 6, 2025

La Commissione Europea, il 6 ottobre 2025, ha comunicato che è attivamente coinvolta nella gestione dell’indagine antidumping avviata dagli Stati Uniti riguardo ai dazi sulla pasta italiana. Olof Gill, portavoce dell’esecutivo europeo con responsabilità per il Commercio, ha confermato che l’Unione Europea sta lavorando a stretto contatto con il governo italiano per affrontare questa situazione e che interverrà se necessario.

La posizione della Commissione europea

La Commissione Europea si sta muovendo con cautela in risposta all’indagine avviata dagli Stati Uniti, che mira a valutare se i produttori di pasta italiani stiano vendendo i loro prodotti a prezzi inferiori rispetto al mercato. Secondo Gill, si tratta di un’indagine antidumping, il che significa che non rientra nel contesto della recente dichiarazione congiunta tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti, che ha portato a un accordo sui dazi del 15%. Questo accordo, che ha come obiettivo quello di facilitare il commercio tra le due parti, non sembra influenzare le attuali indagini riguardanti la pasta.

Il portavoce ha sottolineato l’importanza di proteggere i produttori europei e, in particolare, quelli italiani, da pratiche commerciali sleali. La Commissione, quindi, sta monitorando attentamente la situazione e si prepara a prendere misure appropriate se le indagini dimostrassero la necessità di azioni correttive. La collaborazione tra l’Unione Europea e il governo italiano è fondamentale in questo processo, poiché entrambe le parti sono interessate a garantire che il commercio rimanga equo e giusto.

Il contesto dell’indagine antidumping

L’indagine antidumping è stata avviata dagli Stati Uniti a seguito di preoccupazioni riguardanti la competitività dei prodotti di pasta italiani nel mercato americano. Le autorità statunitensi stanno esaminando se i prezzi praticati dai produttori italiani siano inferiori a quelli di mercato, il che potrebbe giustificare l’imposizione di dazi. Questo tipo di indagine è comune nel commercio internazionale, dove i paesi cercano di proteggere le proprie industrie da pratiche commerciali che possono danneggiare l’economia locale.

La pasta italiana è un prodotto molto apprezzato negli Stati Uniti, e qualsiasi misura che possa influenzare il suo prezzo potrebbe avere ripercussioni significative sia per i consumatori americani che per i produttori italiani. L’Unione Europea, quindi, è impegnata a garantire che i diritti dei produttori siano tutelati e che il commercio tra le due regioni non venga compromesso da misure protezionistiche.

In questo contesto, la Commissione Europea sta lavorando per raccogliere dati e informazioni che possano supportare la posizione italiana e garantire una difesa efficace contro le accuse di dumping. La situazione rimane in evoluzione, con monitoraggi costanti da parte delle autorità europee e italiane.

Le implicazioni per il mercato della pasta

Le conseguenze di un’eventuale imposizione di dazi sulla pasta italiana potrebbero essere significative. Non solo i produttori italiani potrebbero affrontare una diminuzione delle vendite negli Stati Uniti, ma anche i consumatori americani potrebbero vedere un aumento dei prezzi. La pasta è un alimento base per molte famiglie, e qualsiasi cambiamento nei prezzi potrebbe influenzare le abitudini di acquisto.

Inoltre, l’industria della pasta italiana è un settore chiave per l’economia nazionale, con una forte presenza di piccole e medie imprese che dipendono dalle esportazioni. La protezione dei produttori italiani è quindi una priorità per il governo e per la Commissione Europea, che stanno lavorando insieme per garantire un risultato favorevole.

La situazione attuale evidenzia l’importanza di mantenere relazioni commerciali stabili e reciprocamente vantaggiose tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti. La Commissione Europea, attraverso il suo intervento, mira a prevenire l’insorgere di tensioni commerciali che potrebbero danneggiare entrambe le parti.

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