La dirigente scolastica del Liceo Artistico Caravillani di Roma, Gioconda Martucci, ha rilasciato una dichiarazione in seguito a recenti tensioni con membri della comunità del Tempio Beth Michael, con cui la scuola condivide l’ingresso. Martucci ha sottolineato l’importanza della scuola come un luogo di confronto pacifico, dove le opinioni possono essere espresse nel rispetto delle regole democratiche e della dignità di ogni individuo. Ha condannato con fermezza ogni forma di violenza, sia fisica che verbale, e ha ribadito il diritto di studenti, docenti e personale scolastico di non subire intimidazioni o limitazioni delle libertà garantite dalla Costituzione. Le autorità competenti sono già impegnate a indagare sulle responsabilità e a garantire un ambiente scolastico sicuro e sereno.
Necessità di fiducia e dialogo
La dirigente ha evidenziato la necessità di ricostruire un clima di fiducia e dialogo, mantenendo viva la tradizione del Liceo Caravillani, che ha sempre promosso il rispetto reciproco e la pluralità culturale e religiosa. Martucci ha ricevuto una telefonata dal presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun, il quale ha espresso rammarico per gli eventi accaduti.
Incontro per discutere la situazione
Fadlun ha chiarito che la Comunità Ebraica di Roma non è coinvolta negli incidenti e ha manifestato il suo dispiacere per quanto accaduto. Ha chiesto un incontro con Martucci nei prossimi giorni per discutere ulteriormente la situazione. La dirigente ha accolto con favore la proposta, condividendo la volontà di ristabilire un rapporto di pacifica convivenza tra le due realtà .
Commento del ministro dell’Istruzione
Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha commentato gli episodi di aggressione verbale e fisica che hanno colpito alcuni studenti e docenti, avvenuti nel cortile della scuola, sottolineando l’importanza di condannare fermamente ogni forma di violenza, indipendentemente dalla provenienza. Valditara ha affermato che il dialogo e il rispetto reciproco sono fondamentali per combattere ogni forma di prevaricazione e odio, evidenziando così l’importanza di un approccio costruttivo nella risoluzione dei conflitti.