Il 7 ottobre 2025 avrebbe dovuto essere una giornata di raccoglimento per onorare le vittime dell’attacco terroristico di Hamas, un evento che ha colpito profondamente la comunità ebraica e la società civile. Victor Fadlun, Presidente della Comunità Ebraica di Roma, ha espresso il suo rammarico per come questa data sia stata trasformata in una celebrazione della resistenza palestinese, piuttosto che in un momento di riflessione e preghiera per il ritorno degli ostaggi. Secondo Fadlun, l’attacco, sia per la sua brutalità che per le sue modalità , rappresenta un episodio senza precedenti nella storia del terrorismo.
Manifestazioni inaccettabili
Fadlun ha sottolineato che manifestazioni e striscioni che inneggiano a questo giorno come simbolo di resistenza sono inaccettabili. “Non si celebrano gli stupratori e gli assassini, né si inneggia alla violenza contro innocenti, compresi bambini e neonati, solo perché appartenenti a una determinata etnia“, ha affermato il Presidente. Questa situazione, ha continuato, è aberrante e accade nel cuore dell’Italia, un paese che si vanta di essere la culla della civiltà occidentale.
Denuncia dell’antisemitismo
In risposta a un crescente clima di antisemitismo, Fadlun ha denunciato l’oltraggio alle pietre d’inciampo, simboli commemorativi delle vittime dell’Olocausto, e le scritte offensive apparse sulle saracinesche dei negozi kosher. Ha fatto un appello affinché tutte le forze politiche condannino con fermezza questi atti di violenza e intolleranza. “Le istituzioni, che ringraziamo per la loro vicinanza, devono adottare misure concrete per affrontare questo furore antiebraico“, ha concluso Fadlun, esprimendo un desiderio di unità e solidarietà contro ogni forma di odio.