Sull’Etna, nei suggestivi boschi di castagni, e a Pantelleria, tra le viti ad alberello che rappresentano l’apice dellagricoltura eroica, la Sicilia offre una varietà di esperienze culinarie uniche. In questo periodo dell’anno, l’autunno, l’isola si trasforma in un vero e proprio paradiso per gli amanti del buon cibo e del vino, con la raccolta di prodotti tipici che si svolge in tutto il territorio, comprese le isole minori. Questo è il momento ideale per trasformare un viaggio in un’avventura enogastronomica.
La tradizione vinicola siciliana
La Sicilia è rinomata per la sua produzione di vini dolci, vantando ben 23 varietà riconosciute come Doc, una Docg, il Cerasuolo di Vittoria, e 7 Igt. Tra i vini più pregiati c’è il Pantelleria DOC, famoso per i suoi vini moscato, come il Passito e il Moscato, ottenuti da viti ad alberello piantate in conche profonde 20 centimetri, che proteggono i grappoli dal vento. Non mancano anche altre denominazioni di origine controllata, come la Malvasia delle Lipari, il Mamertino di Milazzo, il Marsala, il Sambuca di Sicilia, l’Alcamo e l’Etna. Gli IGT, come l’Avola, il Salina e le Terre Siciliane, completano l’offerta vinicola dell’isola, rendendo la Sicilia un punto di riferimento per gli appassionati di vino.
Il cappero delle Eolie dop
Un altro prodotto di spicco della tradizione culinaria siciliana è il cappero delle Eolie DOP. La raccolta di questo ingrediente è terminata alla fine dell’estate, rendendo ora il momento perfetto per assaporarne i frutti. Durante una visita all’arcipelago delle Eolie o nella zona del Messinese, è possibile trovare capperi freschi e gustare molte ricette che li utilizzano in modi innovativi. Un’opzione è quella di preparare una salsa unendo capperi, tonno e menta per condire la pasta. In alternativa, possono essere semplicemente dissaldati e conditi con aglio, peperoncino fresco, olio, origano e aceto. È interessante notare che i cucunci, i frutti del cappero, sono utilizzabili in insalate profumate grazie alla loro dimensione maggiore.
Olive e olio extra vergine
L’autunno è anche la stagione della raccolta delle olive, con varietà celebri come la Biancolilla, la Cerasuola, la Moresca, la Nocellara del Belìce, la Nocellara etnea, l’Ogliarola messinese, la Santagatese e la Tonda iblea. Queste olive vengono consumate in moltissimi modi, spesso schiacciate e condite, e sono anche la base per la produzione di sei varietà di olio extra vergine DOP. Tra queste, spiccano il Monti Iblei, le Valli Trapanesi, il Val di Mazara, il Monte Etna, la Valle del Belìce e il Valdemone, ognuna con caratteristiche distintive legate al territorio di origine.
Il pistacchio di Bronte
Particolare è la raccolta del pistacchio di Bronte, che avviene in cicli biennali negli anni dispari, con il 2025 che segna il prossimo periodo di raccolta, previsto tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. Questo pistacchio è utilizzato in molteplici preparazioni, dal pesto a dolci elaborati, ma è fondamentale prestare attenzione nella scelta per evitare frodi. Il vero pistacchio siciliano si distingue per la forma allungata del guscio e il seme verde smeraldo con una pellicola rubino.
Le sagre autunnali in Sicilia
Per vivere appieno l’esperienza gastronomica siciliana, una delle migliori opzioni è partecipare a una sagra. Un evento di grande richiamo è l’Ottobrata di Zafferana Etnea, che si svolge a ottobre e offre una vasta gamma di prelibatezze, dai mieli ai liquori, passando per castagne, mele dell’Etna, mandorle di Avola e funghi locali. Durante questa stagione, numerose altre sagre celebrano prodotti come pistacchi, funghi, vendemmia, noci, fichi d’India e tartufo dei Nebrodi. Per chi preferisce un’atmosfera più tranquilla, è possibile trovare questi prodotti anche nelle tradizionali putìe, le botteghe siciliane, dove si può acquistare e gustare con calma, proprio come il commissario Montalbano, il celebre personaggio creato da Andrea Camilleri.