Ceroli totale: settant’anni di ricerca esposti alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

Egidio Luigi

Ottobre 6, 2025

A partire da domani, 7 ottobre 2025, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ospiterà la mostra “Ceroli Totale”, un’importante esposizione dedicata all’artista Mario Ceroli. L’evento presenta una selezione di venti opere, tra cui alcuni pezzi inediti e altri reinterpretati, che ripercorrono la carriera dell’artista abruzzese, nato a Castel Frentano nel 1938. La mostra è realizzata in collaborazione con Banca Ifis, dalla quale provengono alcune delle opere esposte.

Un viaggio nell’arte di Mario Ceroli

Curata da Renata Cristina Mazzantini e Cesare Biasini Selvaggi, “Ceroli Totale” offre un’ampia panoramica della ricerca artistica di Ceroli, che ha scelto Roma come sua città d’adozione fin dagli anni ’60. L’esposizione, che sarà aperta fino all’11 gennaio 2026, si propone di esplorare settant’anni di creatività attraverso una selezione di sculture e installazioni provenienti non solo dalla collezione della Galleria, ma anche da quella personale dell’artista. Mazzantini ha sottolineato l’importanza di ripercorrere le tappe significative della carriera di Ceroli, evidenziando la sua capacità di attraversare diverse correnti artistiche italiane, dalla Scuola di Piazza del Popolo all’Arte Povera.

La direttrice ha messo in evidenza come Ceroli abbia sviluppato un linguaggio artistico unico, utilizzando principalmente il legno, un materiale che riesce a trasformare in opere d’arte cariche di espressione. Tra le opere site specific create per la mostra, spiccano “La grande quercia” e “Le ceneri”, frutto di un allestimento curato personalmente dall’artista. Ceroli è anche l’ “artista dell’anno” per la Galleria, partecipando al programma “Un anno, un artista, una sala”, che prevede incontri con il pubblico e gli studenti per approfondire non solo la sua arte, ma anche le sue idee.

La collaborazione con Banca Ifis e il progetto Casa Ceroli

Ernesto Furstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis, ha spiegato che la mostra rappresenta un passo importante per far conoscere l’arte di Ceroli in contesti prestigiosi sia nazionali che internazionali. Ha inoltre confermato l’intenzione di aprire nel 2026 una casa museo dedicata all’artista, chiamata Casa Ceroli, che servirà come spazio per conservare e diffondere la sua produzione artistica. Questo progetto, secondo Fassio, è il primo di una serie di iniziative avviate un anno fa, finalizzate a preservare la storia e la creatività di Ceroli.

Mario Ceroli ha espresso il suo entusiasmo per l’iniziativa, sottolineando l’importanza di avere uno spazio dedicato alla sua opera. Con un sorriso, ha commentato che senza il supporto della banca, molte delle sue opere non avrebbero trovato una collocazione adeguata. La casa museo, situata a Via della Pisana, conterrà circa mille opere, rappresentando un omaggio significativo all’artista e alla sua carriera.

Il legame con la storia culturale di Roma

Ceroli ha ricordato come la sua storia artistica sia profondamente legata al fermento culturale di Roma, in particolare a Piazza del Popolo e alla galleria della Tartaruga, fondata da Plinio De Martiis. Qui, il giovane Ceroli fu segnalato da Cy Twombly, un incontro che ha segnato l’inizio della sua carriera. Cesare Biasini Selvaggi, co-curatore della mostra, ha invitato i giovani artisti a guardare a queste esperienze storiche come fonte di ispirazione.

La casa museo rappresenta per Ceroli un’opportunità unica per rendere accessibile la sua arte e la sua storia a un pubblico più vasto. L’artista ha descritto il suo spazio come un “città in miniatura”, un luogo dove la sua creatività può essere apprezzata da tutti. Concludendo, Ceroli ha condiviso la sua gioia per la mostra, sottolineando come le opere esposte evocano i ricordi di un’epoca in cui Roma era all’avanguardia nel panorama artistico.

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