Il pranzo della domenica continua a essere un rituale vivace a Napoli, come sottolinea chef Giuseppe Gaglione, che ha mantenuto viva la tradizione della cucina napoletana “di mamma”. Originario di Spaccanapoli, il cuore pulsante della città, Gaglione è attualmente executive chef presso Le Meridien Visconti Rome. Durante il mese di ottobre 2025, ha lanciato un’iniziativa di grande successo: un brunch che celebra la gastronomia campana, aperto sia agli ospiti dell’hotel che ai visitatori esterni. Questo evento è arricchito da showcooking e intrattenimento musicale dal vivo, con il maestro Rosario Fugà che suona il flauto traverso.
Le specialità del brunch domenicale
Tra i piatti imperdibili del brunch, spiccano gli scialatielli del prestigioso Pastificio Gerardo Di Nola di Gragnano, preparati con vongole. Gaglione descrive la semplicità della ricetta: basta unire olio, prezzemolo, aglio e peperoncino fresco, farli rosolare a fuoco lento, aggiungere le vongole con un po’ d’acqua e coprire fino a che non si aprono. Infine, la pasta viene mantecata per due minuti, con una spolverata di prezzemolo fresco e una grattata di scorza di limone per esaltare il profumo. Gaglione avverte sui comuni errori da evitare nella preparazione della pasta, come l’uso eccessivo del fuoco. Negli anni ’80 e ’90, era consuetudine friggere a temperature elevate, ma oggi la tendenza è quella di cuocere a fuoco lento, per ottenere risultati più delicati. Un’altra accortezza riguarda la mantecatura: per la pasta di alta qualità, come quella di Gragnano, bastano pochi minuti per ottenere la cremosità desiderata.
I classici della cucina napoletana
Il brunch di Gaglione presenta anche altri primi piatti tradizionali, che continuano a essere amati nelle case napoletane. Tra questi, i lumaconi ripieni di ricotta di Fuscella campana, fior di latte e un ragù classico napoletano. Non mancano gli ziti alla “Genovese”, preparati con un ragù bianco che valorizza le cipolle, con una proporzione dell’80% di cipolle rispetto al 10% di carne, insieme a carote, sedano e aromi. Altre proposte includono le linguine con polipetti alla Luciana e olive nere, la Mescafrancesca, un piatto povero a base di pasta mista con patate e provola affumicata di Agerola, e il risotto napoletano al pomodoro e limone. Le eliche con melanzane e ricotta affumicata, i celebri paccheri allo “Scarpariello” e i mezzani alla “Lardiata” completano l’offerta, presentando un’ampia varietà di sapori e tradizioni culinarie.
I piatti che non possono mancare
Un pranzo della domenica a Napoli non sarebbe completo senza alcuni piatti iconici. Tra questi, il gattò di patate, la pizza fritta con ricotta e salame, e la pizza con scarola. Il peperone imbuttunato, ripieno di mollica e tonno, la parmigiana di melanzane con ragù e provola affumicata, e le zucchine alla scapece sono altrettanto essenziali. Non può mancare l’insalata di rinforzo, tipica del Natale, composta da cavolfiore, olive verdi, giardiniera e baccalà. Infine, i dolci rappresentano un’ulteriore celebrazione della tradizione: il babà, la delizia al limone, la pastiera e la torta caprese sono i dessert più amati, conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.