Francia, il presidente Macron designa 18 nuovi ministri per il governo Lecornu

Egidio Luigi

Ottobre 5, 2025

Emmanuel Macron ha ufficialmente presentato il nuovo governo francese, affidando la leadership a Sébastien Lecornu, ex ministro della Difesa e figura di fiducia dell’Eliseo. La nuova squadra, composta da 18 ministri, si riunirà per il primo Consiglio dei ministri domani pomeriggio. Martedì, Lecornu avrà l’importante compito di esporre le linee generali della politica governativa di fronte all’Assemblea nazionale. Questo passaggio risulta cruciale per un esecutivo chiamato a trovare alleanze in un Parlamento privo di maggioranze nette. La composizione del governo si presenta come un mix di continuità e l’intenzione di ricostruire un dialogo istituzionale, dopo mesi di tensioni politiche.

Sébastien Lecornu è stato nominato primo ministro il 9 settembre 2025, in seguito alla caduta del governo guidato da François Bayrou, rovesciato da una mozione di sfiducia all’Assemblea nazionale. La crisi politica si era intensificata nei mesi precedenti, a causa dell’approvazione di un piano di austerità che aveva scatenato forti proteste sociali, culminate nel movimento “Bloquons tout“. Lecornu, 38 anni, ha già ricoperto il ruolo di ministro della Difesa ed è un collaboratore stretto di Macron, scelto per la sua abilità di mediazione in un periodo di instabilità parlamentare. Il suo obiettivo primario è quello di guidare l’esecutivo attraverso una fase politica complessa, garantendo il supporto necessario per l’approvazione di misure fondamentali.

Composizione del governo e ruoli chiave

L’Eliseo ha comunicato la nomina di 18 ministri, molti dei quali sono stati riconfermati rispetto al governo precedente. Tra i nomi di spicco ci sono:

  • Bruno Retailleau al Ministero dell’Interno
  • Gérald Darmanin confermato alla Giustizia
  • Elisabeth Borne all’Istruzione
  • Rachida Dati alla Cultura
  • Jean-Noël Barrot agli Esteri
  • Philippe Tabarot ai Trasporti

Tra le novità più significative, si segnalano:

  • Bruno Le Maire, già ministro delle Finanze, ora alla Difesa
  • Roland Lescure, nuovo ministro dell’Economia

Fonti francesi indicano che ulteriori nomi saranno resi noti nei prossimi giorni. Il numero totale dei membri dell’esecutivo dovrebbe rimanere sotto i venti, come dichiarato da Macron nelle settimane precedenti.

Le sfide immediate e le strategie di Lecornu

L’attenzione si concentra ora sul discorso di politica generale che Lecornu presenterà martedì all’Assemblea nazionale. In questa occasione, il premier delineerà le priorità del governo, con un focus particolare sulla legge di bilancio per il 2026, che rappresenterà il primo banco di prova per l’esecutivo. L’assenza di una maggioranza parlamentare stabile rende ogni voto potenzialmente problematico. Per questo motivo, Lecornu ha già esortato i suoi ministri a comportarsi da “negoziatori” con tutte le forze politiche, cercando compromessi su ogni questione.

Un altro tema cruciale sarà la decentralizzazione amministrativa, che Lecornu intende potenziare attraverso un piano mirato a rafforzare l’autonomia degli enti locali. “Servirà un grande atto di chiarificazione e libertà locale”, ha dichiarato il premier in un recente intervento. Inoltre, l’opposizione politica, sia da destra che da sinistra, ha già minacciato mozioni di censura. Il Rassemblement National ha affermato che una censura del governo da parte dell’Assemblea è “quasi inevitabile”. La stabilità del nuovo esecutivo dipenderà quindi dalla capacità di trovare alleanze in Parlamento e di mediare tra posizioni diverse.

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