Witkoff si prepara a partire per l’Egitto, inizio dei negoziati domani

Marianna Perrone

Ottobre 4, 2025

L’inviato statunitense per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si prepara a partire per l’Egitto, dove il 7 gennaio 2025 si svolgerà il primo round di negoziati tra Israele e Hamas. Questi colloqui si concentreranno sui dettagli del piano di pace proposto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Le notizie provengono da fonti dei media israeliani.

Le sfide nei negoziati

Secondo quanto riportato da Channel 12, due principali ostacoli potrebbero emergere durante le trattative. Uno dei punti critici riguarda la volontà di Hamas di separare il rilascio degli ostaggi dalla questione del ritiro delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) nel contesto della discussione sul “giorno dopo”. Le analisi condotte in Israele suggeriscono che Hamas potrebbe tentare di collegare il rilascio degli ostaggi alle sue richieste riguardanti il futuro della regione.

Un ulteriore problema si presenterà se Hamas acconsentirà a tale separazione, poiché questo porterebbe a una discussione più approfondita sulle modalità di ritiro delle forze israeliane. Attualmente, Israele propone un ritiro parziale, mentre Hamas richiede un ritiro completo. Questa divergenza di posizioni rappresenta un punto cruciale che potrebbe influenzare l’esito dei colloqui. Gli Stati Uniti, che svolgono un ruolo mediatorio, potrebbero non essere disposti a lasciare che una questione territoriale di “qualche chilometro” comprometta gli accordi già raggiunti.

Il ruolo degli Stati Uniti

Il coinvolgimento degli Stati Uniti è fondamentale in questo processo di pace. Con l’amministrazione Biden attivamente impegnata nel cercare di stabilire un dialogo costruttivo tra le parti, la posizione americana potrebbe rivelarsi decisiva nel facilitare un compromesso. Gli Stati Uniti, infatti, hanno storicamente giocato un ruolo di mediatori nel conflitto israelo-palestinese, cercando di bilanciare le esigenze di sicurezza di Israele con le aspirazioni di autonomia dei palestinesi.

La riuscita di questi negoziati dipenderà non solo dalla disponibilità di Hamas a modificare le proprie richieste, ma anche dalla capacità di Israele di accettare compromessi su questioni territoriali. La situazione rimane complessa e le aspettative sono alte, ma il cammino verso una pace duratura è ancora ricco di incertezze e sfide da affrontare.

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