Una scritta offensiva accompagnata dal simbolo della falce e martello è stata rinvenuta sulla statua di Papa Giovanni Paolo II, situata a pochi passi dall’ingresso principale della Stazione Termini a Roma. L’atto vandalico è stato scoperto dai carabinieri al termine di un presidio tenutosi il 26 settembre 2025, a sostegno della popolazione palestinese. La frase, vergata in nero all’interno del mantello del monumento dedicato a Wojtyla, ha immediatamente sollevato preoccupazioni e indignazione.
Indagini in corso
Le forze dell’ordine hanno prontamente avviato le procedure per la rimozione delle scritte e hanno dato il via a indagini per identificare i responsabili dell’atto vandalico. Attualmente, sono in fase di esame le registrazioni delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, nella speranza di raccogliere elementi utili per le indagini.
Reazione della premier
L’episodio ha suscitato la reazione della premier Giorgia Meloni, che ha espresso il proprio sdegno attraverso un comunicato ufficiale. “Si dichiarano a favore della pace, ma poi oltraggiano la memoria di un uomo che è stato un vero difensore e costruttore della pace”, ha dichiarato la presidente del Consiglio, definendo l’azione come “un atto indegno compiuto da individui obnubilati dall’ideologia, che dimostrano una totale ignoranza per la storia e i suoi protagonisti”.
Intervento del Campidoglio
In risposta all’accaduto, il Campidoglio ha già attivato l’Ufficio Decoro, che si occuperà della pulizia della statua nelle prossime ore, per restituire dignità a un monumento simbolo di valori universali. La comunità locale e i passanti hanno espresso il loro disappunto, sottolineando l’importanza di preservare la memoria storica e il rispetto per i luoghi di culto e commemorazione.