Ue: ‘I cortei a favore della Palestina sono un diritto, ma vietata la violenza’

Egidio Luigi

Ottobre 3, 2025

A BRUXELLES, il 3 ottobre 2025, un portavoce della Commissione Europea ha ribadito l’importanza delle manifestazioni pacifiche come diritto fondamentale nei Paesi democratici. Durante un’intervista, il rappresentante ha sottolineato che la violenza non è tollerata all’interno degli Stati membri, sia da parte dei manifestanti che delle forze dell’ordine. Questa dichiarazione arriva in un contesto di proteste pro-Pal in corso in Europa, caratterizzate da episodi di tensione tra i dimostranti e le autorità.

Le dichiarazioni della Commissione europea

Il portavoce della Commissione ha affermato che la posizione dell’Unione Europea è chiara: le manifestazioni pacifiche sono un elemento essenziale della democrazia. La Commissione ha sempre sostenuto che ogni forma di violenza deve essere condannata, evidenziando la responsabilità delle autorità nazionali nel garantire la sicurezza durante le manifestazioni. Queste parole sono state pronunciate in risposta a crescenti preoccupazioni riguardo agli scontri avvenuti durante le proteste, dove si sono registrati conflitti tra i manifestanti e le forze di polizia.

In particolare, il portavoce ha messo in evidenza che le autorità nazionali devono esercitare un controllo adeguato sulle manifestazioni, assicurando che si svolgano in un clima di rispetto e sicurezza. Questo richiamo alla responsabilità è fondamentale per mantenere l’ordine pubblico e garantire il diritto di espressione dei cittadini. Le manifestazioni, infatti, rappresentano un mezzo attraverso il quale i cittadini possono esprimere le proprie opinioni e richieste, ma devono avvenire nel rispetto delle leggi e senza ricorrere alla violenza.

Il contesto delle manifestazioni pro-Pal

Le attuali manifestazioni pro-Pal, che si stanno svolgendo in diverse città europee, hanno attirato l’attenzione dei media e delle istituzioni. Queste proteste sono sorte in risposta a eventi geopolitici complessi e riflettono le opinioni e le emozioni di una parte significativa della popolazione. Tuttavia, la Commissione Europea ha avvertito che la violenza non è una soluzione e non deve essere parte del dialogo pubblico.

Le autorità locali sono state chiamate a garantire che le manifestazioni avvengano in modo pacifico, evitando che episodi di violenza possano compromettere il diritto di manifestare. Questo richiamo è particolarmente importante in un periodo in cui la tensione sociale è alta e le opinioni divergono su questioni delicate come quelle legate al conflitto israelo-palestinese.

In questo contesto, la Commissione ha anche esortato a un dialogo costruttivo tra le diverse parti coinvolte, sottolineando che la comunicazione e il confronto pacifico sono essenziali per risolvere le controversie e costruire una società più coesa.

La situazione attuale richiede un impegno da parte di tutti, sia dei manifestanti che delle autorità, per garantire che il diritto di esprimere opinioni sia rispettato, ma sempre nel rispetto delle leggi e della sicurezza pubblica.

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