Il collettivo giovanile marocchino GenZ 212 ha lanciato un appello per le dimissioni del governo, in seguito a una serie di proteste che si sono protratte per sei notti consecutive. Le manifestazioni, avvenute a partire da sabato 27 settembre 2025, si sono intensificate mercoledì, culminando in episodi di violenza che hanno portato a una morte. Queste manifestazioni, caratterizzate da una spontaneità senza precedenti, sono state organizzate da GenZ 212 e sono una risposta a una situazione di crescente malcontento riguardo ai servizi sanitari e scolastici in Marocco.
Le cause delle proteste
Le recenti manifestazioni sono scaturite dalla tragica morte di otto donne incinte, avvenuta a metà settembre, mentre erano ricoverate per parto cesareo in un ospedale pubblico della città di Agadir, situata nel sud del Marocco. Questo evento ha scatenato un’ondata di indignazione tra i cittadini, che hanno visto in questa tragedia un sintomo di un sistema sanitario inadeguato e di un servizio pubblico in crisi. Le proteste hanno preso piede in diverse città marocchine, coinvolgendo un numero sempre crescente di manifestanti, molti dei quali sono giovani che chiedono un cambiamento significativo nella governance del paese.
GenZ 212 ha saputo catalizzare il malcontento giovanile, organizzando eventi e incontri per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di migliorare i servizi fondamentali. La richiesta di dimissioni del governo non è solamente una reazione emotiva, ma riflette una richiesta di responsabilità e un desiderio di riforme strutturali. Le manifestazioni, che hanno visto la partecipazione di studenti, professionisti e famiglie, evidenziano una crescente frustrazione nei confronti delle istituzioni.
Le reazioni del governo e della societÃ
Di fronte a queste manifestazioni, il governo marocchino ha adottato una posizione di cautela, cercando di mantenere la situazione sotto controllo. Tuttavia, la risposta delle autorità è stata criticata da molti, che la considerano insufficiente e inadeguata. La violenza che ha caratterizzato alcune delle serate di protesta ha sollevato interrogativi sulla gestione dell’ordine pubblico e sulla capacità delle forze di polizia di garantire la sicurezza dei cittadini.
In questo contesto, la società marocchina si trova a un bivio. Da un lato, c’è un forte desiderio di cambiamento e di miglioramento delle condizioni di vita; dall’altro, la paura delle conseguenze di una protesta che potrebbe sfociare in violenza. I giovani, rappresentati da GenZ 212, sono diventati la voce di una generazione che chiede di essere ascoltata e che non intende rimanere in silenzio di fronte a ingiustizie e inefficienze.
Le manifestazioni di GenZ 212 non sono solo un episodio isolato, ma parte di un movimento più ampio che sta emergendo in tutto il mondo, dove i giovani si mobilitano per i loro diritti e per un futuro migliore. La situazione in Marocco è un chiaro esempio di come le nuove generazioni stiano prendendo in mano il proprio destino, cercando di influenzare le politiche e le decisioni che riguardano la loro vita quotidiana.