Kiev, un attacco russo senza precedenti colpisce i siti del gas

Egidio Luigi

Ottobre 3, 2025

Kiev, 3 ottobre 2025, 13:35 – Nella notte tra il 2 e il 3 ottobre, la Russia ha portato a termine un attacco senza precedenti contro le infrastrutture di produzione di gas in Ucraina, segnando quello che è stato descritto come il “più grande attacco” dall’inizio dell’invasione nel 2022. L’operatore statale ucraino dell’energia, Naftogaz, ha comunicato che l’operazione ha visto il lancio di 35 missili e 60 droni, causando danni significativi a molte delle strutture colpite.

Il direttore generale di Naftogaz, Sergei Koretsky, ha utilizzato Facebook per esprimere la gravità della situazione, affermando che “una parte significativa delle nostre strutture è danneggiata” e che “alcuni danni sono critici”. Koretsky ha denunciato l’azione russa come un atto di “terrorismo deliberato” contro obiettivi civili, evidenziando la vulnerabilità delle infrastrutture energetiche in un contesto di conflitto.

Dettagli dell’attacco

Il bombardamento ha avuto luogo in diverse località strategiche, mirate a compromettere la capacità di produzione e distribuzione del gas in Ucraina. I missili e i droni hanno colpito non solo impianti di produzione, ma anche stazioni di compressione e deposito, rendendo difficile la riparazione immediata e la ripresa delle operazioni. L’intensità dell’attacco ha sorpreso molti esperti, che non si aspettavano un’azione così massiccia in un momento in cui le forze ucraine avevano compiuto progressi sul fronte.

Le autorità ucraine hanno attivato i protocolli di emergenza per limitare i danni e garantire la sicurezza della popolazione, mentre i tecnici di Naftogaz sono stati mobilitati per valutare e riparare le strutture danneggiate. La situazione è ulteriormente complicata dalla necessità di proteggere le operazioni in corso da ulteriori attacchi, con l’intelligence ucraina che monitora costantemente i movimenti delle forze russe.

Reazioni globali all’attacco

L’attacco ha suscitato una forte condanna da parte della comunità internazionale, con diversi paesi che hanno espresso preoccupazione per l’escalation del conflitto e per l’impatto sulle forniture energetiche. Le Nazioni Unite hanno rilasciato una dichiarazione in cui si sottolinea l’importanza di proteggere le infrastrutture civili, mentre l’Unione Europea ha promesso di intensificare il supporto all’Ucraina in termini di aiuti militari e umanitari.

In risposta alle crescenti tensioni, il governo ucraino sta cercando di rafforzare le proprie difese aeree e di migliorare la resilienza delle sue infrastrutture energetiche. La situazione resta critica, con incertezze sul futuro della produzione di gas in Ucraina e sull’eventuale impatto sulle forniture energetiche europee.

L’attacco della Russia rappresenta un ulteriore capitolo nella lunga e complessa crisi tra i due paesi, con le conseguenze che si faranno sentire non solo a livello locale, ma anche a livello globale, in un contesto di crescente instabilità geopolitica.

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