Ambasciatore Israele: ‘I cortei contro il governo non riguardano Gaza’

Egidio Luigi

Ottobre 3, 2025

L’ambasciatore israeliano a Roma, Jonathan Peled, ha rilasciato dichiarazioni forti riguardo alle recenti manifestazioni che si sono svolte in Italia. Durante un’intervista a “L’Aria che Tira” su La7, trasmessa il 12 aprile 2025, Peled ha affermato che molti dei partecipanti alle proteste non sono realmente a conoscenza delle motivazioni per cui si trovano in piazza. Secondo il diplomatico, le manifestazioni non sarebbero collegate alla situazione a Gaza o alla causa palestinese, ma piuttosto rappresenterebbero un movimento di protesta anti-establishment e anti-governativo.

La percezione delle manifestazioni

Peled ha sottolineato che, pur essendo attento a non etichettare in modo affrettato l’antisemitismo, è evidente che esiste un clima di ignoranza, disinformazione e radicalismo tra i manifestanti. Ha descritto alcuni di loro come anarchici fanatici, che si uniscono per contestare le istituzioni e il governo italiano. “Gridano ‘Palestina libera’, ma non sanno neanche cosa stanno gridando”, ha affermato l’ambasciatore, evidenziando la mancanza di consapevolezza tra i dimostranti.

Riflessioni sulla Flotilla

In un altro passaggio dell’intervista, Peled ha risposto a domande riguardanti la Flotilla, un evento che ha suscitato dibattiti accesi. Ha dichiarato che non sono stati trovati aiuti alimentari sulle imbarcazioni sequestrate, definendo l’operazione una “provocazione”. Queste parole hanno suscitato reazioni e discussioni, in un contesto già teso per le questioni legate al conflitto israelo-palestinese.

Implicazioni delle proteste

La posizione di Peled riflette la crescente preoccupazione per la diffusione di notizie false e per l’uso della protesta come strumento di contestazione politica, piuttosto che come mezzo per affrontare le reali problematiche legate alla situazione in Medio Oriente. La sua analisi delle manifestazioni in Italia offre uno spaccato su come le tensioni internazionali possano influenzare il dibattito politico e sociale anche a livello locale.

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