Tel Aviv, 3 ottobre 2025, 08:39 – L’ambasciatore italiano in Israele, Luca Ferrari, ha confermato che i quattro parlamentari italiani, recentemente rilasciati dalle autorità israeliane, si trovano in buone condizioni. In un comunicato, Ferrari ha dichiarato che i parlamentari, insieme ad altri attivisti italiani della Flotilla, sono stati accolti ad Ashdod e non hanno subito maltrattamenti durante la loro detenzione.
Il console italiano è atteso a breve per incontrare gli attivisti presso il centro di detenzione di Ketziot. Le autorità italiane sono attivamente impegnate nel processo di rilascio di altri cittadini italiani ancora in custodia. Secondo quanto riferito dall’ambasciatore, i quattro parlamentari si trovano già all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv e partiranno per Roma Fiumicino alle ore 10:00.
Dettagli sul rilascio dei parlamentari
Il rilascio dei quattro parlamentari italiani è avvenuto in un contesto di crescente tensione tra Israele e i gruppi di attivisti. La Flotilla, che ha attirato l’attenzione internazionale, ha cercato di portare aiuti umanitari a Gaza, un’azione che ha suscitato molte polemiche. Gli attivisti, tra cui i parlamentari, erano stati arrestati durante un’operazione delle forze israeliane, ma ora, grazie agli sforzi diplomatici, sono stati liberati.
L’ambasciatore Ferrari ha sottolineato l’importanza della diplomazia in queste situazioni delicate, evidenziando come il dialogo e la cooperazione tra le autorità italiane e israeliane abbiano portato a un esito positivo per i parlamentari. Le autorità italiane stanno ora concentrando i loro sforzi per garantire il rilascio degli altri italiani coinvolti.
Il contesto della Flotilla
La Flotilla è un’iniziativa che ha visto la partecipazione di vari attivisti provenienti da diverse nazioni, tutti uniti dall’obiettivo di portare aiuti umanitari a Gaza. Tuttavia, le operazioni di questo tipo sono spesso accompagnate da rischi significativi, come dimostrato dagli arresti di questi ultimi giorni. La tensione nella regione ha reso queste missioni particolarmente delicate, e le reazioni delle autorità israeliane sono state rapide e decise.
Il governo italiano ha seguito da vicino la situazione, esprimendo preoccupazione per la sicurezza dei propri cittadini. Con il rilascio dei parlamentari, si spera che la situazione possa stabilizzarsi e che le future iniziative umanitarie possano svolgersi in un clima di maggiore sicurezza e rispetto reciproco.
L’attenzione ora si sposta verso il ritorno dei parlamentari a Roma, dove si prevede che possano condividere la loro esperienza e contribuire a un dibattito più ampio su come affrontare le crisi umanitarie e le tensioni geopolitiche nella regione.