Tajani a Manchester: un gesto inaccettabile contro la comunità ebraica

Marianna Perrone

Ottobre 2, 2025

Il 2 ottobre 2025, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso una ferma condanna per l’attacco avvenuto alla sinagoga di Manchester, un atto di violenza che ha colpito la comunità ebraica proprio nel giorno dello Yom Kippur. Questo evento ha scosso profondamente non solo la Gran Bretagna, ma anche l’Italia, suscitando una forte reazione di solidarietà e vicinanza alle vittime e ai loro familiari.

La condanna dell’attacco alla sinagoga di Manchester

Antonio Tajani ha utilizzato il suo profilo su X per esprimere la sua indignazione e solidarietà, sottolineando la gravità dell’atto. “Condanno con la massima fermezza l’attacco alla sinagoga di Manchester“, ha dichiarato, evidenziando che questo gesto rappresenta un attacco non solo alla comunità ebraica, ma anche ai valori fondamentali della libertà religiosa e della tolleranza, che sono alla base delle democrazie moderne.

Il ministro ha rimarcato l’importanza di non dimenticare le atrocità del passato e ha esortato a mantenere alta la guardia contro simili atti di violenza. La sua dichiarazione si inserisce in un contesto più ampio di crescente preoccupazione per l’antisemitismo e la violenza contro le minoranze in Europa e nel mondo.

Tajani ha anche espresso la sua vicinanza ai familiari delle vittime, sottolineando che è fondamentale unirsi per difendere la pace e la libertà, valori che devono essere preservati e protetti da ogni forma di odio e violenza. La sua posizione riflette un impegno concreto dell’Italia nel sostenere la comunità ebraica e nel promuovere il dialogo interreligioso.

Il contesto dell’attacco e le reazioni internazionali

L’attacco alla sinagoga di Manchester, avvenuto in un giorno così significativo come lo Yom Kippur, ha suscitato una forte reazione non solo in Italia, ma anche a livello internazionale. La comunità ebraica ha espresso il suo dolore e la sua indignazione, chiedendo misure più severe contro l’antisemitismo. Le autorità britanniche hanno avviato un’indagine approfondita per identificare i responsabili e garantire la sicurezza delle comunità vulnerabili.

In risposta a questo tragico evento, diversi leader mondiali hanno espresso la loro solidarietà, sottolineando l’importanza di combattere ogni forma di odio e violenza. Le manifestazioni di supporto alla comunità ebraica si sono moltiplicate, dimostrando che la lotta contro l’antisemitismo è una battaglia che deve essere combattuta da tutti.

L’episodio ha riacceso il dibattito sulle politiche di sicurezza e di integrazione in Europa, con molti che chiedono un approccio più incisivo per prevenire simili atti in futuro. Le istituzioni europee sono chiamate a riflettere su come garantire una maggiore protezione alle minoranze e a promuovere un clima di tolleranza e rispetto reciproco.

La condanna dell’attacco da parte di Tajani e di altri leader rappresenta un passo importante nella lotta contro l’antisemitismo e nella difesa dei diritti umani, elementi fondamentali per la costruzione di una società più giusta e inclusiva.

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