Il primo ministro della Malaysia condanna l’azione di Israele sulla Flotilla

Egidio Luigi

Ottobre 2, 2025

Il premier della Malesia, Anwar Ibrahim, ha espresso la sua ferma condanna nei confronti dell’intercettazione della Global Sumud Flotilla da parte di Israele, avvenuta il 2 ottobre 2025. Le imbarcazioni, che trasportavano civili disarmati e rifornimenti umanitari per Gaza, sono state accolte con intimidazioni e coercizione da parte della marina israeliana. Ibrahim ha comunicato la sua posizione attraverso un post su X, sottolineando la gravità della situazione.

Dettagli sull’intercettazione

Secondo quanto riportato dai portavoce della Flotilla, tra gli equipaggi delle imbarcazioni intercettate si trovano 12 cittadini malaysiani. Questo fatto ha suscitato preoccupazione e indignazione tra le autorità malesiane, che vedono l’azione israeliana come una violazione dei diritti umani e una mancanza di rispetto per le norme internazionali. Ibrahim ha denunciato l’intercettazione come un attacco a una missione umanitaria, evidenziando che la flottiglia rappresentava un gesto di solidarietà e compassione verso il popolo palestinese, attualmente sotto assedio.

Il premier ha evidenziato che bloccando questa missione, Israele ha dimostrato un profondo disprezzo non solo per i diritti dei palestinesi, ma anche per la coscienza del mondo intero. La Malesia, secondo Ibrahim, non rimarrà in silenzio di fronte a tali ingiustizie e utilizzerà tutti i mezzi legittimi e legali per garantire che Israele venga ritenuto responsabile delle sue azioni, in particolare quando si tratta di cittadini malesiani coinvolti.

Implicazioni per la Malesia e il popolo palestinese

Anwar Ibrahim ha ribadito l’importanza della sicurezza e della dignità del popolo malesiano, affermando che non permetteranno che queste vengano compromesse senza conseguenze. La Malesia si è sempre schierata dalla parte del popolo palestinese e continuerà a farlo finché i loro diritti fondamentali e le loro aspirazioni non saranno rispettati. Il premier ha dichiarato che il governo malesiano non cesserà di chiedere la fine dell’ingiustizia e dell’espropriazione che affliggono la Palestina da generazioni.

La posizione della Malesia è chiara: il governo si impegna a sostenere il popolo palestinese in tutte le sue forme, e questo episodio rappresenta solo l’ultimo di una serie di eventi che hanno portato il paese a prendere una posizione fermamente pro-palestinese. Ibrahim ha concluso il suo messaggio sottolineando che la Malesia non esiterà a lottare per la giustizia e per il rispetto dei diritti umani, sia a livello nazionale che internazionale.

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