I ministri delle Finanze del G7 hanno confermato l’intenzione di implementare misure coordinate per intensificare la pressione sulla Russia, focalizzandosi su coloro che continuano a incrementare gli acquisti di petrolio russo e su chi facilita l’elusione delle sanzioni. Questa decisione è stata presa durante una riunione virtuale tenutasi il 15 gennaio 2025.
Nell’ambito dell’incontro
Nell’ambito di questo incontro, i rappresentanti delle finanze dei sette paesi più industrializzati hanno sottolineato l’importanza di adottare misure commerciali, tra cui l’introduzione di dazi e divieti su importazioni ed esportazioni. L’obiettivo è quello di ridurre le entrate russe a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. “Il nostro intento è di colpire coloro che continuano a incrementare i loro acquisti di petrolio russo dopo l’invasione dell’Ucraina e chi facilita l’elusione delle sanzioni”, ha affermato il G7 in un comunicato ufficiale.
Impegno del G7
Il comunicato prosegue evidenziando l’impegno dei membri del G7 a “adottare misure concrete per ridurre in modo significativo, con l’obiettivo di eliminare gradualmente, le importazioni rimanenti dalla Russia, comprese quelle di idrocarburi“. Questo approccio rappresenta una strategia chiara per affrontare le sfide economiche e geopolitiche attuali, mirando a limitare l’influenza economica della Russia a livello globale.
Contesto internazionale
Le decisioni prese dai ministri delle Finanze del G7 si inseriscono in un contesto di crescente tensione internazionale e di necessità di un’azione concertata per affrontare le conseguenze dell’aggressione russa. La comunità internazionale continua a monitorare attentamente la situazione, con l’auspicio che queste misure possano contribuire a una più rapida risoluzione del conflitto in Ucraina e a una stabilizzazione della regione.