Gaza, Flottiglia: l’europarlamentare Scuderi avverte del rischio imminente dell’esercito israeliano

Egidio Luigi

Ottobre 1, 2025

Mercoledì 1 ottobre 2025, la tensione nel Mediterraneo si intensifica mentre la Marina israeliana si prepara a intervenire contro la Global Sumud Flotilla, un gruppo di oltre cinquanta imbarcazioni dirette verso Gaza. La fregata Alpino non seguirà la flottiglia oltre il limite delle acque di Gaza, e gli attivisti che tenteranno di forzare il blocco navale di Israele verranno trasferiti su una nave militare. Il premier italiano, Giorgia Meloni, ha avvertito: “Fermatevi o metterete a rischio la pace”.

Preparativi della marina israeliana

La Marina israeliana ha allertato le proprie forze per il controllo delle acque, in risposta all’ingresso della flottiglia nel raggio di intercettazione dell’esercito. Intorno alle 2:30, ora italiana, la flottiglia ha annunciato di aver superato il confine in una zona considerata ad alto rischio, con il chiaro intento di sfidare il blocco navale imposto da Israele. Dopo questa comunicazione, si è registrato un incremento delle attività di droni nelle vicinanze delle imbarcazioni. I membri della flottiglia hanno dichiarato: “Ci prepariamo a venire intercettati e abbiamo attuato misure di emergenza”.

Alcune unità della flottiglia, dopo aver abbassato il livello di allerta, sono state avvicinate da navi non identificate, che si sono poi allontanate. Nonostante questa situazione, la navigazione verso la Striscia di Gaza continua. La eurodeputata di Avs, Benedetta Scuderi, presente a bordo di una delle navi, ha riferito che le forze armate israeliane si stavano avvicinando intorno alle 5:30, ora italiana. Meloni ha ribadito l’appello alla flottiglia, sottolineando i potenziali rischi per la stabilità della regione.

La comunicazione della global sumud flotilla

La Global Sumud Flotilla ha comunicato attraverso i propri canali social che si trova a meno di 145 miglia nautiche da Gaza, esprimendo la propria determinazione a proseguire nonostante le minacce israeliane. Hanno affermato: “Restiamo vigili, mentre entriamo nell’area in cui le precedenti flottiglie furono intercettate o attaccate”. La missione prosegue con l’intento di non lasciarsi intimidire dalle pressioni e dalle tattiche intimidatorie messe in atto da Israele.

La flottiglia, composta da attivisti non violenti e carica di aiuti umanitari, ha sottolineato che il vero pericolo non è rappresentato dalla loro missione, ma dall’assedio che la Striscia di Gaza subisce. La delegazione italiana del Global Movement to Gaza ha evidenziato che la vera minaccia è l’isolamento e la sofferenza della popolazione civile, non l’iniziativa di aiuto della flottiglia.

Le reazioni politiche

Le dichiarazioni del premier Meloni hanno suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, il governo italiano ha espresso preoccupazione per la sicurezza della missione, mentre dall’altro, gli attivisti hanno criticato l’interpretazione data dalla politica italiana, definendo la flottiglia come un pericolo per il piano di pace americano. “Civili disarmati e navi cariche di farina e medicinali non possono essere considerati una minaccia alla stabilità”, hanno affermato.

Gli attivisti hanno messo in guardia sul fatto che il diritto internazionale è a rischio, sottolineando come le azioni di Israele possano rappresentare una violazione dei diritti umani e delle norme internazionali. La tensione continua a crescere mentre la flottiglia avanza verso Gaza, e la comunità internazionale osserva con apprensione gli sviluppi della situazione.

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