L’attico in centro rimane un desiderio irraggiungibile, prevalgono i piani inferiori

Egidio Luigi

Settembre 30, 2025

La scelta di trasferirsi in un’abitazione al pian terreno sta guadagnando sempre più consensi tra gli italiani. Secondo un’analisi condotta dall’Osservatorio Traslochi di ProntoPro, nel periodo attuale, il 36% delle persone che si apprestano a cambiare casa opta per questa soluzione, lasciando invece solo il 25% delle abitazioni situate a livello stradale. Questo fenomeno evidenzia un cambiamento significativo nelle preferenze abitative, influenzato da fattori economici e dall’invecchiamento della popolazione, in contrapposizione al tradizionale desiderio di vivere in un attico nel centro città.

La preferenza per il pian terreno

Il crescente interesse per gli appartamenti al pian terreno si contrappone a una diminuzione dell’attrattiva per i piani superiori. L’Osservatorio ha registrato che, mentre le entrate al pian terreno superano di oltre dieci punti percentuali le uscite, le altre opzioni stanno perdendo appeal. Ad esempio, le partenze dal primo piano sono scese dal 28% al 25%, mentre il secondo piano ha visto un calo dal 19% al 16% e il terzo dal 13% al 10%. Questi dati riflettono non solo un cambiamento nelle abitudini quotidiane, ma anche considerazioni economiche, poiché gli appartamenti ai piani superiori tendono a mantenere un valore di mercato più elevato per via della maggiore luminosità, tranquillità e vista panoramica sulla città.

Crescita degli spostamenti a breve raggio

Tra luglio 2024 e luglio 2025, il mercato dei traslochi in Italia ha evidenziato una tendenza verso spostamenti a breve distanza. Le richieste di traslochi all’interno della stessa città sono aumentate dal 40% al 44%, segnale di un desiderio crescente di rimanere vicini alla propria residenza originaria e ai punti di riferimento familiari come scuole e servizi. Anche i trasferimenti sotto i 50 chilometri sono aumentati, passando dal 23% al 25%, dimostrando che le persone sono sempre più attratte dalle località limitrofe per via di costi più contenuti e spazi verdi. Al contrario, i traslochi a lunga distanza stanno diventando sempre più rari, con richieste oltre i 300 chilometri che sono scese dal 19% al 16%.

Flussi di traslochi nelle regioni italiane

A livello regionale, le uniche tre aree a registrare un incremento significativo nei traslochi sono Lazio, Veneto e Lombardia. Il Lazio ha segnato un +26%, conquistando il 13% delle richieste nazionali e superando l’Emilia-Romagna. Il Veneto, pur partendo da valori più bassi, ha visto un incremento del +14%, portandolo al sesto posto con il 7% delle richieste. La Lombardia si conferma la regione con il maggior numero di traslochi, rappresentando il 25% del totale nazionale e registrando una crescita del +10%.

Costi medi dei traslochi in Italia

I costi per un trasloco in Italia variano a seconda delle dimensioni dell’abitazione e dei servizi richiesti. Attualmente, il costo medio si attesta intorno ai 694€. Per un monolocale, la spesa è di circa 490€, mentre un bilocale richiede circa 640€. I trilocali costano mediamente 790€, mentre le abitazioni più grandi possono superare i 870€ per un quadrilocale e arrivare a quasi 950€ per case con cinque o più stanze. La soluzione più economica rimane il trasloco “leggero”, per il quale il costo medio è di circa 430€.

Servizi richiesti dopo un trasloco

Dopo un trasloco, le esigenze degli utenti si concentrano su servizi immediati per rendere il nuovo spazio abitabile. Nelle prime due settimane, le richieste più comuni riguardano l’imbiancatura (15%), sgomberi (11%) e pulizie (10%). Con il passare del tempo, le priorità cambiano e si orientano verso interventi più strutturali, come l’installazione di condizionatori e lavori idraulici. Questo andamento dimostra un approccio graduale da necessità immediate a miglioramenti del comfort abitativo.

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