Donald Trump aumenta i dazi su mobili e legname: dal 10% al 25% | Lagarde (Bce): “L’accordo potrebbe generare shock futuri”

Marianna Perrone

Settembre 30, 2025

Donald Trump ha recentemente annunciato l’introduzione di nuovi dazi significativi su una serie di prodotti in legno, una decisione che potrebbe avere ripercussioni notevoli sui costi di costruzione e arredamento negli Stati Uniti. A partire dal 14 ottobre 2025, il governo americano applicherà un’imposta del 10% sul legno tenero e sulle travi importate, materiali essenziali per la realizzazione di numerosi progetti edili. Questa misura si estende anche a vari prodotti, tra cui mobili da cucina e arredi imbottiti, su cui sarà imposto un dazio del 25%.

Motivazioni della decisione di trump

La decisione di Trump è motivata dalla volontà di proteggere l’industria locale, ma potrebbe comportare un aumento dei costi per i consumatori e per le imprese del settore edile. La mossa si inserisce in un contesto più ampio di tensioni commerciali e politiche protezionistiche, che il presidente ha spesso sostenuto come necessarie per salvaguardare i posti di lavoro americani.

Aumento dei dazi previsti

In un ulteriore sviluppo, il primo gennaio 2026, Trump prevede di incrementare i dazi sui mobili da cucina portandoli al 50%, mentre quelli sui mobili imbottiti saliranno al 30%. Questo aumento delle tariffe potrebbe influenzare significativamente il mercato dell’arredamento, costringendo i produttori a rivedere i propri prezzi e strategie.

Implicazioni per i consumatori e il mercato

Le implicazioni di queste nuove tariffe si estendono oltre il settore edile, toccando anche i consumatori finali, che potrebbero affrontare un aumento dei prezzi per l’acquisto di mobili e materiali da costruzione. La reazione del mercato e delle industrie coinvolte sarà cruciale per comprendere l’impatto a lungo termine di queste politiche commerciali.

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