Kiev: attacco all’Ucraina con 505 droni e 48 missili russi, in Danimarca nuovi sorvoli di droni

Marianna Perrone

Settembre 29, 2025

Lunedì 29 settembre 2025, il conflitto in Ucraina ha raggiunto il giorno 1.314, con una nuova escalation di attacchi aerei russi. Le forze armate della Federazione Russa hanno condotto un massiccio bombardamento su diverse città ucraine, tra cui la capitale Kiev e Zaporizhzhia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un allerta riguardo a possibili incursioni russe anche in Italia, affermando che il Paese potrebbe essere il prossimo obiettivo. Questo avvertimento arriva in un contesto di crescente tensione in Europa, con droni russi avvistati nei cieli di vari Stati, inclusa la Danimarca.

Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha rassicurato l’opinione pubblica, dichiarando che non ci sono segnali che indichino un attacco imminente da parte di Mosca. Tajani ha affermato: “Non credo che Putin voglia scatenare la terza guerra mondiale e non credo che il nostro Paese sia un obiettivo militare”. In risposta alle preoccupazioni, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della NATO, ha sottolineato che l’alleanza non cerca lo scontro, ma è pronta a difendersi se necessario.

Nel frattempo, in Polonia, le autorità hanno deciso di chiudere temporaneamente lo spazio aereo sopra gli aeroporti di Lublino e Rzeszów, a causa delle crescenti minacce percepite. Questa misura è segno di una crescente preoccupazione per la sicurezza aerea nella regione, in un momento in cui i rischi di conflitti armati si intensificano.

Attacchi aerei russi e conseguenze in Ucraina

Le forze russe hanno intensificato i bombardamenti in Ucraina, utilizzando un gran numero di missili e droni. Questo attacco ha avuto un impatto devastante su diverse città, in particolare su Kiev e Zaporizhzhia, dove sono stati segnalati danni significativi e vittime tra la popolazione civile. Le autorità ucraine stanno combattendo per mantenere il controllo della situazione, mentre le forze armate cercano di rispondere agli attacchi con tutte le risorse disponibili.

Zelensky ha dichiarato che l’operazione militare russa rappresenta una minaccia non solo per l’Ucraina, ma anche per la stabilità dell’intera Europa. Le dichiarazioni del presidente ucraino evidenziano la necessità di una risposta unitaria da parte della comunità internazionale, per garantire la sicurezza e la sovranità degli Stati europei coinvolti.

In questo contesto, il supporto dei Paesi alleati è fondamentale. La NATO ha ribadito il proprio impegno a garantire la difesa collettiva dei membri, mentre i leader europei si stanno coordinando per adottare misure che possano contrastare le aggressioni russe. La situazione rimane critica e la comunità internazionale è chiamata a rimanere vigile e pronta a intervenire.

Le reazioni internazionali e le misure di sicurezza

Le reazioni alla situazione in Ucraina sono state immediate e variegate. I leader mondiali stanno monitorando attentamente gli sviluppi, con molti Paesi che si sono già mossi per rafforzare le proprie misure di sicurezza. La NATO ha convocato incontri straordinari per discutere strategie di difesa e supporto all’Ucraina, sottolineando l’importanza di una risposta coordinata.

In Italia, il governo ha avviato un’analisi delle potenziali minacce e ha implementato misure di sicurezza più rigorose, soprattutto nei settori critici come i trasporti e le infrastrutture. Tajani ha assicurato che l’Italia è pronta a collaborare con i partner europei per affrontare la situazione, evidenziando la necessità di un’azione collettiva per garantire la pace e la stabilità nel continente.

La chiusura dello spazio aereo in Polonia rappresenta un esempio di come i Paesi europei stiano reagendo alle minacce percepite. Le autorità polacche hanno agito per proteggere i cittadini e garantire la sicurezza, dimostrando che la cooperazione tra Stati membri è essenziale in tempi di crisi.

La situazione in Ucraina continua a evolversi, e le conseguenze degli attacchi russi si faranno sentire non solo nel Paese, ma anche a livello internazionale. Le prossime settimane saranno cruciali per determinare l’andamento del conflitto e le risposte della comunità globale.

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