Il conflitto in Medioriente ha raggiunto il giorno 724, con la situazione che continua a destare preoccupazioni a livello internazionale. Maria Elena Delia, portavoce della Flotilla, ha ricevuto un messaggio chiaro dal ministro della Difesa, Crosetto, il quale ha espresso “tutte le mie preoccupazioni” riguardo alle operazioni in corso. Crosetto ha sottolineato l’importanza del dialogo e ha esortato a evitare azioni che possano mettere a rischio la vita degli attivisti italiani coinvolti.
Avvertimenti e determinazione
Il ministro degli Esteri, Tajani, aveva già avvertito gli attivisti, sconsigliando di tentare di forzare il blocco navale, definendolo “pericoloso”. Nonostante queste avvertenze, Delia ha ribadito che la missione prosegue con determinazione verso Gaza. Le navi della Flotilla hanno già ripreso il loro viaggio, con un arrivo previsto tra 4 e 7 giorni.
Piano di ritiro e ostaggi
Nel frattempo, l’ex presidente Trump, in vista del suo incontro con il premier israeliano Netanyahu previsto per lunedì, ha affermato che “la tregua è vicina”. Il piano di Trump prevede un ritiro graduale delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza, a condizione che tutti gli ostaggi vengano rilasciati entro 48 ore dalla firma dell’accordo. Tuttavia, Hamas ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna proposta da Washington.
Conversazione telefonica e interesse globale
Nella serata di domenica, il premier italiano Meloni ha avuto una conversazione telefonica con Trump, incentrata sulla situazione critica in Medioriente e a Gaza. L’interesse globale per la situazione continua a crescere, con numerosi attori internazionali che monitorano gli sviluppi e cercano di contribuire a una risoluzione pacifica del conflitto.