Argentina: migliaia di persone in marcia per chiedere giustizia per tre donne assassinati

Marianna Perrone

Settembre 29, 2025

Migliaia di cittadini hanno preso parte a una manifestazione a Buenos Aires, in Argentina, il 5 marzo 2025, per esprimere la loro richiesta di giustizia in seguito all’orribile omicidio di tre giovani donne. Le autorità locali hanno ipotizzato che il delitto possa essere riconducibile a una vendetta orchestrata da una rete di trafficanti di droga operanti tra Argentina e Perù. Le vittime, Morena Verdi e Brenda Del Castillo, entrambe ventenni, e Lara Gutiérrez, di soli 15 anni, sono state rinvenute sepolte nel cortile di un’abitazione situata nel quartiere Florencio Varela di Buenos Aires.

Le circostanze del delitto

Le autopsie eseguite sulle giovani donne hanno rivelato che erano state sottoposte a torture prima di essere uccise, un crimine avvenuto quattro giorni prima del ritrovamento dei corpi. Gli investigatori hanno descritto l’evento come un’imboscata, suggerendo che le vittime potrebbero essere state attirate in una trappola mortale. Questo brutale omicidio ha scosso la comunità e ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sulla violenza di genere nel paese.

La manifestazione per la giustizia

La marcia, che ha visto una predominanza di partecipanti femminili, si è svolta sotto una pioggia incessante, partendo da Plaza de Mayo e dirigendosi verso il Congresso Nazionale. I familiari delle vittime hanno guidato la protesta, portando striscioni e manifesti per chiedere che venga fatta luce su questo crimine atroce. La folla ha intonato slogan che richiamano l’attenzione sulla violenza di genere e sull’impunità che spesso circonda tali episodi.

Il contesto sociale e le reazioni

Questo tragico evento ha riacceso il dibattito sulla violenza contro le donne in Argentina, un tema già al centro dell’attenzione pubblica. Le autorità sono state sollecitate a prendere misure più incisive per garantire la sicurezza delle donne e a combattere la criminalità organizzata. La manifestazione ha rappresentato non solo un momento di lutto, ma anche un forte appello alla mobilitazione sociale contro la violenza e l’ingiustizia. La comunità ha dimostrato di essere unita nella lotta per la giustizia, chiedendo che le responsabilità vengano accertate e che i colpevoli siano puniti.

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