Il 3 novembre 2025 è la data prevista per l’inizio della terza guerra mondiale secondo una teoria del complotto sui social media

Egidio Luigi

Settembre 28, 2025

Shirreff avvia un’operazione militare alle ore 14 del 3 novembre 2025, innescando un blackout elettrico a Vilnius, capitale della Lituania. Questa manovra provoca l’interruzione dei servizi essenziali nella città, costringendo gli ospedali a utilizzare generatori di emergenza e costringendo le banche a fermare le loro attività. La situazione si deteriora rapidamente, dando origine a una serie di saccheggi e disordini civili inaspettati. Con il blackout che si diffonde, si registrano interruzioni di corrente anche in Lettonia e Estonia, portando a una crisi che coinvolge tutti e tre gli Stati baltici. Vilnius, tuttavia, è l’unica città a rimanere completamente priva di energia elettrica.

Mobilitazione delle truppe russe

Il giorno seguente, il 4 novembre 2025, il presidente russo Vladimir Putin comunica che, a causa dei disordini nei Paesi vicini, le truppe nell’exclave di Kaliningrad sono state messe in stato di massima allerta e trasferite al confine con la Lituania. Questa mobilitazione coinvolge anche i militari già presenti in Bielorussia, portando a un dispiegamento di oltre 60mila soldati nella regione. Nello scenario delineato da Shirreff, Putin accusa i “ribelli lituani” di aver attaccato le forze russe a Kaliningrad, giustificando così un’invasione per il controllo del corridoio di Suwalki. Questa area, situata tra Lituania e Polonia, riveste un’importanza strategica sia dal punto di vista geopolitico che economico, fungendo da rotta commerciale fondamentale tra Kaliningrad e Bielorussia.

Conseguenze dell’escalation

L’escalation della situazione porta a una reazione a catena, con un attacco russo su larga scala che segna un punto di non ritorno per la stabilità dell’Europa. La crisi si intensifica rapidamente, con conseguenze potenzialmente devastanti per la regione e per le relazioni internazionali, mentre il conflitto si sviluppa in un contesto di crescente tensione.

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