Gaza: almeno 24 vittime dall’alba a causa del conflitto in corso

Marianna Perrone

Settembre 28, 2025

Al Jazeera ha riportato che un neonato è deceduto a causa della malnutrizione a Khan Younis, una città situata nella Striscia di Gaza. Questo tragico evento si inserisce in un contesto di crescente crisi umanitaria nella regione, dove il ministero della Salute, sotto il controllo di Hamas, ha registrato quasi 450 vittime legate alla fame.

Attacchi aerei e conseguenze

Il 28 settembre 2025, le forze israeliane hanno condotto attacchi aerei che hanno causato la morte di almeno 24 palestinesi. Secondo quanto riportato da fonti mediche, un raid ha colpito due abitazioni nel campo profughi di Nuseirat, provocando la morte di almeno dieci persone, tra cui donne e bambini. Questi eventi evidenziano l’intensificarsi del conflitto e le conseguenze devastanti per la popolazione civile.

Condizioni di vita nella Striscia di Gaza

La situazione nella Striscia di Gaza è stata ulteriormente aggravata dalla mancanza di accesso a cibo e risorse essenziali. Le famiglie, in particolare quelle con bambini, si trovano a fronteggiare condizioni di vita sempre più precari. La morte del neonato a Khan Younis è solo uno dei tanti esempi della sofferenza che colpisce i più vulnerabili in questo contesto di conflitto prolungato.

Appelli per un intervento internazionale

Le autorità locali e le organizzazioni umanitarie stanno lanciando appelli per un intervento internazionale che possa alleviare la crisi alimentare e garantire l’accesso a cure mediche per i residenti della Striscia. La comunità internazionale è chiamata a prendere coscienza della situazione e a fornire assistenza per prevenire ulteriori tragedie come quella del neonato.

Necessità di una soluzione pacifica

Il bilancio degli attacchi e le notizie di morti per fame mettono in evidenza la necessità urgente di una soluzione pacifica e duratura al conflitto israelo-palestinese, che continui a costare vite umane e a creare una crisi umanitaria senza precedenti nella regione.

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