Il conflitto in Ucraina continua a evolversi, giungendo al giorno 1.312. Durante un incontro avvenuto il 27 settembre 2025, a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Donald Trump ha comunicato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky la sua disponibilità a considerare la revoca delle restrizioni sull’uso di armi a lungo raggio americane da parte di Kiev per attaccare obiettivi all’interno della Russia. La notizia è stata riportata da un alto funzionario statunitense al Wall Street Journal.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto in modo critico alle dichiarazioni provenienti dall’Occidente riguardanti la possibilità di abbattere i jet russi, definendole “dichiarazioni irresponsabili”. Nel frattempo, il Comando aereo Alleato ha confermato che due caccia Gripen ungheresi, parte della missione di Baltic Air Policing, sono decollati dalla base di Siauliai in Lituania in risposta a un volo di un Su-30, un Su-35 e tre MiG-31 russi, che si trovavano nelle vicinanze dello spazio aereo lettone.
La Polonia ha emesso un avviso ai propri cittadini, esortandoli a lasciare la Bielorussia. Mentre le tensioni continuano a crescere, ad Amburgo è iniziata un’importante esercitazione della Nato, che si protrarrà per tre giorni e rappresenta uno degli eventi di maggiori dimensioni dall’epoca della Guerra Fredda.
Intercettazioni e operazioni aeree
La situazione nei cieli dell’Europa orientale sta diventando sempre più complessa. I recenti eventi hanno visto un aumento delle intercettazioni aeree, con i cacciatori della Nato pronti a rispondere a qualsiasi provocazione. Il 27 settembre, i Gripen ungheresi sono stati mobilitati per monitorare e rispondere a velivoli russi che si avvicinavano ai confini lettone, evidenziando un’intensificazione delle attività militari nella regione.
Queste operazioni non si limitano solo all’aria. A Den Helder, nei Paesi Bassi, le forze della Nato hanno condotto esercitazioni marittime con droni e sommozzatori, dimostrando la preparazione e la capacità di risposta in caso di necessità. Tali esercitazioni sono parte della più ampia strategia della Nato di garantire la sicurezza collettiva e di rispondere a qualsiasi minaccia percepita.
Esercitazioni della Nato e contesto geopolitico
L’esercitazione di Amburgo, che coinvolge diverse nazioni alleate, rappresenta un momento cruciale per la Nato in un contesto geopolitico sempre più teso. La scelta di svolgere tali manovre in un periodo di crescente tensione con la Russia non è casuale. La Nato mira a dimostrare la propria unità e determinazione nel fronteggiare qualsiasi aggressione.
Con le recenti dichiarazioni di Trump riguardo a una possibile modifica delle politiche di armamento verso l’Ucraina, la situazione potrebbe ulteriormente complicarsi. La richiesta di Zelensky di avere accesso a missili a lungo raggio per colpire obiettivi russi potrebbe rappresentare un punto di svolta nel conflitto, ma resta da vedere se Trump deciderà di concretizzare questa disponibilità.
Le operazioni aeree e le esercitazioni terrestri sono quindi elementi chiave in questo delicato equilibrio di potere. La comunità internazionale osserva con attenzione, consapevole che ogni mossa potrebbe influenzare il corso della guerra e la stabilità della regione.