Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha respinto le accuse mosse dalla NATO e dall’Unione Europea riguardo a presunti piani di attacco della Russia. Durante il suo intervento all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, tenutasi a New York il 27 settembre 2025, Lavrov ha affermato che il presidente Vladimir Putin ha sempre negato tali affermazioni, definendole provocazioni infondate.
Lavrov ha sottolineato che la Russia non ha mai avuto intenzioni offensive nei confronti dei paesi membri della NATO e dell’Unione Europea. “Non abbiamo niente da nascondere”, ha dichiarato, aggiungendo che, sebbene possano verificarsi incidenti, non ci sono stati attacchi deliberati contro le nazioni europee. Il ministro ha ribadito l’apertura della Russia a un dialogo costruttivo, affermando che qualsiasi aggressione contro il suo paese sarà affrontata con una risposta decisa.
Accuse contro l’Occidente
In un passaggio del suo discorso, Lavrov ha anche accusato l’Occidente di ostacolare la diplomazia riguardante il programma nucleare dell’Iran, facendo riferimento al ripristino delle sanzioni contro Teheran. Il ministro ha evidenziato che tali azioni compromettono gli sforzi per una soluzione pacifica della questione. Inoltre, ha criticato Israele, affermando che il suo comportamento sta portando a una destabilizzazione del Medio Oriente e ha condannato l’uso della forza contro i palestinesi.
La posizione della Russia
Queste dichiarazioni di Lavrov si inseriscono in un contesto di crescente tensione tra la Russia e l’Occidente, caratterizzato da accuse reciproche e una mancanza di dialogo. La Russia, da parte sua, continua a sostenere la necessità di un approccio più equilibrato e diplomatico, mentre le nazioni occidentali esprimono preoccupazione per le azioni russe in diverse aree del mondo.
Questa situazione complessa mette in evidenza le sfide attuali nel mantenere la stabilità internazionale e il rispetto delle normative internazionali, mentre le parti coinvolte cercano di affermare le proprie posizioni in un panorama geopolitico sempre più instabile.