Netanyahu richiede all’IDF di trasmettere a Gaza il suo intervento all’ONU

Marianna Perrone

Settembre 26, 2025

Il governo israeliano ha avviato una controversa iniziativa per installare altoparlanti in diverse località della Striscia di Gaza. Questa decisione, comunicata dall’ufficio del premier Benyamin Netanyahu, ha come obiettivo quello di permettere ai residenti di ascoltare il discorso che il premier terrà all’ONU il 26 settembre 2025. La notizia è stata riportata dal canale Channel 12, che ha citato fonti dell’IDF (Forze di Difesa Israeliane).

Dettagli dell’iniziativa

La richiesta di installazione degli altoparlanti è stata accolta con preoccupazione da parte delle autorità militari. Secondo le fonti consultate, questa operazione potrebbe comportare rischi significativi per i soldati israeliani presenti nella zona. Infatti, i combattenti sarebbero costretti a lasciare le loro posizioni difensive per procedere all’installazione degli altoparlanti, esponendosi così a potenziali attacchi nemici. La situazione nella Striscia di Gaza è già di per sé complessa e delicata, e l’iniziativa del governo potrebbe aggravare ulteriormente il contesto operativo.

Le reazioni all’interno e all’esterno di Israele

Le reazioni a questa direttiva non si sono fatte attendere. Diverse organizzazioni per i diritti umani hanno espresso preoccupazione per la sicurezza dei civili gazani, che potrebbero trovarsi coinvolti in un’operazione militare. Inoltre, critiche sono giunte anche da esponenti dell'<strong'opposizione israeliana, che vedono in questa mossa una strategia per aumentare la tensione nella regione. L’installazione di altoparlanti potrebbe essere vista come un tentativo di manipolare l’informazione, influenzando l’opinione pubblica sia a livello locale che internazionale.

Contesto geopolitico

Questa iniziativa si inserisce in un contesto geopolitico già teso, caratterizzato da conflitti e negoziati in corso. Il discorso di Netanyahu all’ONU rappresenta un’importante occasione per il governo israeliano per presentare la propria posizione sulla situazione in Medio Oriente. Tuttavia, le modalità scelte per comunicare con i residenti di Gaza sollevano interrogativi sulle reali intenzioni di Tel Aviv. La decisione di utilizzare altoparlanti potrebbe essere interpretata come una forma di pressione psicologica nei confronti della popolazione gazana, amplificando le tensioni già esistenti.

La situazione rimane fluida e le conseguenze di questa iniziativa saranno monitorate con attenzione, sia da parte delle autorità israeliane che da quelle palestinesi e della comunità internazionale.

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