Per la prima volta dal 1983, il suicidio ha superato il cancro come principale causa di morte nella fascia d’età dei 40 anni. Questo dato allarmante, emerso nel 2025, evidenzia come il suicidio rappresenti il 26% dei decessi in questo gruppo demografico. Il tasso nazionale di suicidi ha raggiunto la cifra di 29,1 morti ogni 100.000 abitanti, un numero quasi tre volte superiore alla media dell’OCSE, che si attesta su 10,8.
Un fenomeno in crescita tra i giovani
Il problema del suicidio non è limitato agli adulti, ma è particolarmente grave anche tra i giovani. Infatti, i suicidi rappresentano quasi la metà dei decessi sia tra gli adolescenti che tra i trentenni. Questo trend preoccupante mette in luce una crisi che colpisce le nuove generazioni, creando un clima di incertezza e vulnerabilità . Mentre il cancro continua a mantenere la sua posizione come principale causa di morte a livello generale, seguito dalle malattie cardiache e dalle polmoniti, il suicidio si colloca come la quinta causa complessiva di mortalità .
Le statistiche suggeriscono che la salute mentale sta diventando una questione cruciale per la società contemporanea. È fondamentale comprendere i fattori che contribuiscono a questo aumento dei suicidi, che includono stress, isolamento sociale e difficoltà economiche. Le istituzioni, le famiglie e le comunità devono collaborare per affrontare questa emergenza, implementando strategie di prevenzione e supporto per chi è in difficoltà .
In questo contesto, è essenziale promuovere una maggiore consapevolezza riguardo alla salute mentale, per garantire che le persone, specialmente i più giovani, possano ricevere l’aiuto di cui hanno bisogno.