Tiziano in Brianza: esposizione della celebre opera “Venere che benda Amore”

Marianna Perrone

Settembre 25, 2025

Tiziano, il maestro del Cinquecento, si prepara a intraprendere un nuovo viaggio artistico che lo porterĂ  dalla Galleria Borghese di Roma a Carate, in Lombardia. A partire dal 17 ottobre 2025, il celebre dipinto Venere che benda Amore sarĂ  esposto in Villa Cusani Confalonieri, dando così vita a un nuovo capitolo della rassegna ‘La grande arte in Brianza’. Questa iniziativa è promossa dalla Fondazione Costruiamo il Futuro in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, la Galleria Borghese, il Comune di Carate e il main partner Edison. Lo scorso anno, la rassegna aveva avuto come protagonista il Narciso di Caravaggio, che ha attirato oltre 43mila visitatori a Merate.

Accoglienza del progetto

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha accolto con entusiasmo il nuovo progetto, sottolineando l’importanza di iniziative come questa per il territorio. “Dopo il grande successo dell’anno scorso, siamo felici di presentare un’altra impresa speciale”, ha dichiarato Giuli. La mostra, intitolata L’ultimo Tiziano. Venere che benda Amore, sarĂ  visitabile fino al 1 dicembre 2025. Il ministro ha evidenziato come l’evento non solo valorizzi le aree meno centrali, ma favorisca anche la collaborazione tra pubblico e privato, con un occhio attento alla didattica per le nuove generazioni.

Descrizione del dipinto

Il dipinto, realizzato nel 1565, ritrae Venere mentre benda gli occhi di Cupido, circondata da un amorino e due ancelle che portano un arco e una faretra. Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese, ha descritto l’operazione come un’opportunitĂ  di diffusione culturale, sottolineando l’importanza della ricerca per rendere le opere “parlanti”. La direttrice ha spiegato come il dialogo con il pubblico sia fondamentale per confrontare stili e soggetti, e per garantire che il patrimonio artistico sia sempre piĂ¹ conosciuto.

Importanza dell’evento

Per molti, raggiungere Roma per ammirare Tiziano non è un’opzione praticabile. Tuttavia, il capolavoro del maestro cinquecentesco, fortemente voluto dal cardinale Borghese, giunge in Lombardia per la prima volta. Giovanni Morale, vicedirettore delle Gallerie d’Italia-Milano e curatore della mostra, ha definito l’evento come una grande operazione culturale che permette di esplorare l’evoluzione di uno dei piĂ¹ grandi artisti del Cinquecento nella sua fase piĂ¹ matura e malinconica.

Sinergia tra privato e pubblico

Michele Coppola, executive director Arte Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, ha evidenziato come la continuitĂ  del progetto dimostri il valore della sinergia tra soggetti privati e istituzioni pubbliche, contribuendo a una dimensione collettiva del patrimonio culturale. Maurizio Lupi, presidente della Fondazione Costruiamo il Futuro, ha affermato che l’arte doveva tornare nella provincia italiana. Dopo il successo dell’anno precedente, la fondazione ha voluto sfidare se stessa portando in Brianza uno dei maggiori protagonisti della storia dell’arte, convinta che la risposta del territorio sarĂ  nuovamente entusiasta.

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