La guerra in Ucraina ha raggiunto il giorno 1.309. Nella giornata di ieri, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha avuto un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, durante il quale ha affrontato la delicata questione dei caccia russi. “I Paesi della NATO devono abbattere i jet russi nei loro cieli”, ha dichiarato Trump, sottolineando l’escalation delle tensioni tra Mosca e l’Occidente. Questo aumento delle tensioni è stato innescato dai recenti sconfinamenti di aerei russi nello spazio aereo di Estonia e Polonia.
Reazioni internazionali
In risposta a queste violazioni, il G7 ha espresso preoccupazione, affermando che le azioni della Russia rappresentano una minaccia seria. Mark Rutte, segretario generale della NATO, insieme a Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha confermato la disponibilità a reagire a qualsiasi provocazione russa. Al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, le rappresentanze di Varsavia e Londra hanno lanciato un avvertimento chiaro: in caso di ulteriori violazioni, i velivoli russi potrebbero essere abbattuti.
Risposta della Russia
Dalla Russia è giunta una risposta ferma, con il Cremlino che ha definito le accuse come infondate e prive di sostanza. Nel frattempo, il governo italiano sta preparando un piano di sicurezza per gli aeroporti e le infrastrutture, come spiegato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, in previsione di possibili incursioni.
Incontro diplomatico
Mercoledì prossimo, è previsto un incontro tra il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, e il segretario di Stato americano, Marco Rubio. La notizia è stata confermata dal vice ministro degli Esteri russo, Sergej Vershinin, evidenziando ulteriormente la tensione diplomatica in corso.