Il conflitto in Medioriente ha raggiunto il giorno 719, segnato da eventi drammatici e dichiarazioni significative. Il 25 gennaio 2025, l’imbarcazione Zefiro, parte della Global Sumud Flotilla, ha subito un attacco che ha distrutto lo strallo di prua. La missione umanitaria, diretta verso Gaza, ha riportato sui social media di aver subito attacchi con droni e di essere stata esposta a spray urticanti.
Le parole di papa Leone
In un contesto di crescente tensione, papa Leone ha espresso la necessità di lavorare alla soluzione dei due Stati. Rispondendo a domande dei giornalisti riguardo al possibile impatto del riconoscimento dello Stato di Palestina sulla causa palestinese, il Pontefice ha affermato che tale riconoscimento potrebbe essere di aiuto, ma ha sottolineato che attualmente manca la volontà di ascoltare da parte delle autorità coinvolte.
La posizione del governo italiano
Durante l’Assemblea delle Nazioni Unite, il 25 gennaio 2025, la premier italiana Giorgia Meloni ha annunciato che il governo presenterà una mozione per il riconoscimento della Palestina, ma con due condizioni fondamentali: la liberazione degli ostaggi e l’esclusione di Hamas da Gaza. La leader dell’opposizione, Elly Schlein, ha criticato questa posizione, definendo le dichiarazioni della premier come “giochi di prestigio sulla Palestina”.
Riconoscimento ufficiale dello Stato palestinese
La conferenza delle Nazioni Unite sulla Palestina ha rappresentato un momento storico, con una decina di Paesi, guidati dalla Francia di Emmanuel Macron, che hanno ufficialmente riconosciuto lo Stato palestinese. Questa decisione ha suscitato applausi ma anche tensioni diplomatiche, in particolare con Stati Uniti e Israele, che si trovano sempre più isolati nel Palazzo di Vetro. Macron, rivolgendosi a Donald Trump, ha dichiarato che un riconoscimento del Nobel per la Pace sarebbe possibile solo se venisse fermata la guerra in Medioriente.
La situazione sul campo a Gaza
Nel frattempo, l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza continua senza sosta. I carri armati hanno avanzato lungo la strada Shifa nel quartiere Rimal di Gaza City, a meno di tre chilometri dal centro cittadino. La situazione sul campo rimane critica, con un aumento delle tensioni e delle violenze che coinvolgono le forze israeliane e le fazioni palestinesi. Le dinamiche in atto richiedono un’attenzione continua da parte della comunità internazionale e un impegno rinnovato per trovare una soluzione duratura al conflitto.