Jimmy Kimmel è tornato in onda il 15 gennaio 2025, dopo una settimana di sospensione imposta dalla rete Abc, affrontando con coraggio le recenti polemiche sulla libertà di espressione negli Stati Uniti, in un contesto segnato dalla seconda era Trump. Durante il suo monologo, ha trattato la controversia legata a un commento sull’identità e le motivazioni del presunto assassino dell’attivista trumpista Charlie Kirk, rivelando il suo punto di vista senza mezzi termini.
Accoglienza del pubblico
All’ingresso nel teatro di Hollywood Boulevard dedicato a lui, Kimmel è stato accolto da un pubblico entusiasta, che ha applaudito e intonato il suo nome per diversi minuti. Il comico, noto per aver presentato quattro volte gli Oscar e tre volte gli Emmy, ha saputo catturare l’attenzione con un’apertura che ha messo in evidenza la stranezza degli ultimi giorni, paragonando la sua situazione a quella dell’amministratore delegato della Tylenol.
Importanza della libertà di parola
Nel suo intervento, Kimmel ha sottolineato l’importanza della libertà di parola, affermando che il governo non dovrebbe avere il potere di controllare ciò che viene detto in televisione. Ha riflettuto su come le sue parole possano influenzare le opinioni del pubblico, chiarendo che non intendeva in alcun modo offendere. Ha espresso la sua empatia per chi si è sentito colpito dalle sue dichiarazioni, sottolineando che non era sua intenzione attribuire la colpa a un gruppo specifico per le azioni di un individuo instabile.
Riflessioni sull’assassino di Kirk
Con voce visibilmente emozionata, Kimmel ha dichiarato che l’assassino di Kirk non rappresenta nessuno, ma è una persona malata che ha scelto la violenza come soluzione, un comportamento che non può essere giustificato. Ha ringraziato il pubblico e i suoi colleghi conduttori di altri programmi che hanno espresso solidarietà nei suoi confronti, menzionando anche il sostegno ricevuto da conduttori di programmi esteri.
Il diritto alla libertà di espressione
Kimmel ha voluto chiarire che il suo show non è l’aspetto più rilevante della questione, bensì il diritto di vivere in un Paese che consente la libertà di espressione. Ha ringraziato anche coloro che, pur non apprezzando il suo programma, hanno difeso il suo diritto a esprimere le proprie idee. Ha citato nomi noti della destra americana, come Ben Shapiro e Mitch McConnell, che si sono schierati dalla sua parte, riconoscendo il coraggio richiesto per parlare contro l’attuale amministrazione.
Valore della libertà di parola
Infine, Kimmel ha messo in evidenza come la libertà di parola rappresenti uno dei valori più apprezzati negli Stati Uniti, esprimendo il suo rammarico per aver dato per scontato questo diritto finché non è accaduto l’improvviso licenziamento del suo amico Stephen e la cancellazione del suo programma da parte delle emittenti locali. Ha concluso il suo intervento con una critica al presidente Trump, affermando che, nonostante i tentativi di silenziarlo, il risultato è stato che milioni di persone hanno seguito il suo programma, suggerendo in tono ironico che ora l’amministrazione potrebbe dover affrontare altre questioni, come la pubblicazione dei file su Epstein.