La Global Flotilla si trova nuovamente al centro di un episodio di tensione nella notte del 15 gennaio 2025, mentre navigava verso Gaza, al largo delle coste di Creta. Secondo le testimonianze raccolte a bordo, circa 15 droni hanno attaccato le imbarcazioni, disturbando inizialmente le comunicazioni radio. I droni hanno successivamente lanciato granate stordenti e un liquido irritante e infiammabile, per poi schiantarsi contro le navi. Fortunatamente, non si registrano feriti tra i membri dell’equipaggio, anche se diversi danni sono stati riportati alle vele e alle strutture delle imbarcazioni.
Richiesta di protezione internazionale
I responsabili della missione hanno immediatamente sollecitato una maggiore protezione e una scorta da parte dei Paesi membri delle Nazioni Unite. La situazione ha sollevato preoccupazioni tra i funzionari, che temono per la sicurezza del personale a bordo della Flotilla. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha preso l’iniziativa di contattare l’ambasciata italiana a Tel Aviv. Ha richiesto informazioni dettagliate sull’incidente e ha rinnovato l’appello al governo israeliano affinché garantisca la sicurezza assoluta del personale imbarcato sulla Flotilla.
Reazioni politiche in Italia
In seguito all’attacco, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, è previsto che riferisca al Parlamento giovedì 18 gennaio 2025. La situazione ha suscitato un acceso dibattito politico, con le opposizioni che hanno preso posizione occupando i banchi del governo. Questa azione è vista come una manifestazione di protesta contro la gestione della crisi e le politiche di sicurezza adottate dal governo italiano in merito alle operazioni della Flotilla. La questione della sicurezza in acque internazionali e la protezione delle missioni umanitarie sono ora al centro dell’attenzione pubblica e politica, con richieste di chiarimenti e misure concrete per prevenire futuri incidenti.