Studenti manifestano al presidio della Sapienza in occasione del Senato accademico

Marianna Perrone

Settembre 23, 2025

Gli studenti delle associazioni Cambiare rotta e Sinistra universitaria hanno organizzato una manifestazione questa mattina, 23 settembre 2025, davanti al Senato accademico dell’Università Sapienza di Roma. L’assemblea, che si è svolta in modalità online, non ha impedito ai partecipanti di esprimere il loro dissenso e le loro richieste.

Richieste di chiarezza sulla questione palestinese

Durante il presidio, i manifestanti hanno sollevato la questione della posizione della rettrice, Antonella Polimeni, riguardo alla situazione in Palestina. “Dopo la manifestazione di ieri, in cui abbiamo contestato la ministra Bernini durante l’inaugurazione dell’anno accademico, ci aspettiamo che ci sia una presa di posizione chiara,” hanno dichiarato Miriam e Leone, due dei portavoce del gruppo. “Non è accettabile che la rettrice continui a rimanere in silenzio. La comunità universitaria si sta mobilitando e chiediamo la rescissione di tutti gli accordi con gli atenei israeliani.

La richiesta di un intervento diretto da parte della rettrice Polimeni si inserisce in un contesto di crescente tensione e attivismo tra gli studenti universitari italiani. Le manifestazioni a favore della causa palestinese si sono intensificate, spingendo le istituzioni accademiche a prendere una posizione chiara su questioni di rilevanza internazionale.

Il contesto delle manifestazioni universitarie

Le manifestazioni studentesche non sono un fenomeno nuovo in Italia, ma il recente coinvolgimento di figure politiche e istituzionali ha portato a un aumento della partecipazione. La contestazione della ministra Bernini, avvenuta durante l’apertura dell’anno accademico, ha rappresentato un momento cruciale, evidenziando il malcontento degli studenti nei confronti delle politiche governative e delle relazioni internazionali.

Il movimento studentesco ha storicamente giocato un ruolo fondamentale nel promuovere il cambiamento sociale e politico. Oggi, gli studenti non si limitano a discutere di questioni interne all’università, ma si fanno portavoce di problematiche globali, come quella palestinese, cercando di influenzare il dibattito pubblico e le decisioni delle istituzioni.

La richiesta di trasparenza e di una posizione ufficiale da parte della rettrice Polimeni riflette una crescente domanda di responsabilità da parte delle università nei confronti delle questioni sociali e politiche. Gli studenti, mobilitati e determinati, continuano a spingere affinché le loro voci vengano ascoltate e le loro richieste soddisfatte.

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